Nonostante io non ami in generale queste operazioni di sequel/ anniversario, devo dire che qui il regista David Gordon Green realizza invece un prodotto teso, macabro e brutale al punto giusto, offrendo ad una fantastica Jamie Lee Curtis una splendida occasione di ritorno in scena.
XIII FESTIVAL DEL CINEMA DI ROMA (2018)
Dopo quaranta anni dal loro folgorante esordio firmato John Carpenter, tornano a scontrarsi i rivali Micheal Myers e Jamie Lee Curtis . Nonostante io non ami in generale queste operazioni di sequel/ anniversario, che spesso si riducono a stanchi rimaneggiamenti della formula originale, devo dire che qui il regista David Gordon Green realizza invece un prodotto teso, macabro e brutale al punto giusto, offrendo ad una fantastica Jamie Lee Curtis, splendida "vecchia" al naturale, una formidabile occasione di ritorno in scena in grande stile.
Giornalisti, studiosi e psicologi che si illudono che l'anziano Myers sia ormai affaticato e controllabile riusciranno a rinvigorirlo con l'eterno potere della maschera e a farselo sfuggire dopo quattro decenni di reclusione, scatenando una nuova orgia di terrore nella notte di Halloween 2018. Le donne che daranno filo da torcere a Myers sono stavolta ben tre: l'ormai sessantenne, ma non per questo meno combattiva Laurie, che ha trascorso quattro decenni a prepararsi a rincontrare il suo antagonista, la figlia Karen , segnata da un rapporto difficile con la madre avendo avuto l'infanzia segnata dai fantasmi che non hanno mai smesso di ossessionare la genitrice e la nipote Allyson, esponente di una generazione più o meno ignara ed indifferente al passato, per cui "in fondo quarant’anni fa uccise solo cinque persone. Mi sembra poco per quello a cui siamo abituati oggi". Per Laurie, che ha avuto la vita consumata dal ricordo di quella notte del '78, fino a compromettere i rapporti con gli affetti più cari, ma che è incrollabilmente convinta che “se il modo in cui ho cresciuto tua madre significa che mi odia, ma è preparata per gli orrori di questo mondo, posso conviverci", l'evasione di Myers è un momento tanto atteso da diventare desiderato, perché solo affrontare in prima persona la sua nemesi potrà liberarla dalle ossessioni che hanno divorato la sua esistenza. E la combattiva nonna saprà tramutare le sue paure in coraggio da leonessa, dimostrando anche all'incredula Karen che la sua apparentemente folle e maniacale preparazione ha avuto il suo senso.
Ricco di momenti autenticamente spaventosi, che fanno perdonare qualche incoerenza e implausibilità, il film gioca abilmente con le aspettative del pubblico divertendosi a capovolgere certi cliché della serie (come la babysitter), ma soprattutto ci trasporta attraverso la morbosa ossessione reciproca tra Micheal e Laurie, in preparazione per un finale al cardiopalma, dove ogni protagonista sarà costretto a fare i conti con i suoi "mostri".
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