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The Maus

Regia di Yayo Herrero vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su The Maus

di undying
9 stelle

Esordio -è il caso di scriverlo- col botto per un cineasta che dimostra, all'opera prima, una rara padronanza di scrittura e tecnica di regia. Un viaggio senza sosta, a perdifiato, in mezzo alla natura, contaminata dall'odio dell'essere umano. I fantasmi della guerra civile jugoslava tornano prepotenti, a rendere insonni le nostre notti.

 

locandina

The Maus (2017): locandina

 

Il tedesco Alex (August Wittgenstein) ha accompagnato la ragazza bosniaca Selma (Alma Terzic) a Srebrenica, per una triste funzione: i corpi del papà di Selma e dei fratelli, trucidati durante la guerra civile in Bosnia Erzegovina (1992/1995), sono stati recuperati da una fossa comune e hanno ricevuto degna sepoltura. Il rientro in Germania è subordinato ad un viaggio in aereo, rimandato a causa di un guasto all'auto, che lascia a piedi la coppia nel bel mezzo di un bosco. Il panico assale la ragazza, consapevole del fatto che il terreno circostante è minato. Alex, utilizzando un walkie talkie recuperato da un fuoristrada posteggiato nei paraggi, nel chiedere soccorso attira l'attenzione di due cacciatori serbi, Vuk (Aleksandar Seksan) e Milos (Sanin Milavic).

 

"Ya Hafizu. Ya Hafizu. Ya Hafizu. Mi fido di te, sopra ogni cosa. Tu sei il mio unico protettore, il guardiano della mia famiglia. Ascolta le mie parole. Mi vedi, conosci i miei segreti. Ya Hafizu. Rispondi alle mie preghiere. Ya Hafizu. Proteggimi dal male." (Selma)

 

Alma Terzic

The Maus (2017): Alma Terzic

 

"Si sta come d'autunno sugli alberi le foglie". E se le foglie sono quelle di una foresta bosniaca, in maggior numero sono state (e lo sono ancor'oggi) quelle cadenti. La sintetica poesia di Ungaretti ben si adatta alla condizione precaria dei protagonisti di The maus (il topo). Debutto "folgorante" dello spagnolo Yayo Herrero, che dimostra di avere enorme dimestichezza sia con il mezzo tecnico della regia, sia nella sintesi di sceneggiatura. Accostabile, sotto molti aspetti, al parimenti riuscito At the end of the day (dell'altrettanto esordiente Cosimo Alemà), The maus sorprende più volte, per molte ragioni.

 

Alma Terzic

The Maus (2017): Alma Terzic

 

Lo stile di ripresa, decisamente coinvolgente, predilige una serie di fluidi piano sequenza con punto macchina alle spalle dei personaggi: mettendo lo spettatore nel contesto dei classici videogiochi in terza persona e favorendo, in tal modo, l'immersione in un contesto realistico, per quanto inatteso. Il vorticoso, spesso circolare, movimento della camera, inoltre, agevola lo straniante effetto di deformazione spazio temporale provocato da incubi premonitori, rifugi sotterranei in completa oscurità e nebbia improvvisa in un contesto meteorologico inadatto. Herrero dimostra di possedere una padronanza del mezzo invidiabile, frutto anche di un'innata predisposizione al racconto. Racconto che penetra sottopelle, non per i dialoghi (piuttosto limitati, quasi rarefatti) ma per associazioni, archetipi, suoni onomatopeici (l'esplosione della mine, i colpi dell'AK47, i versi degli animali e il sussurro del vento che muove le -per natura transitorie e simboliche- foglie).

 

Alma Terzic

The Maus (2017): Alma Terzic

 

The maus ci ricorda, purtroppo, momenti tragici, ai quali nessuno di noi può restare indifferente. Ci fa tornare alla memoria che, mentre ce ne stavano tranquillamente sdraiati su un lettino, in riva al mare sulla riviera adriatica, a pochi chilometri in linea d'aria si consumava una incalcolabile tragedia. Lupus est homo homini, recita un'antica espressione latina attribuita a Plauto, poi presa in prestito dal filosofo Thomas Hobbes con licenza di mutazione in homo homini lupus. Ma in questo scorcio di nuovo "medioevo" la donna non è certo esclusa dalla massima citata, come dimostra un finale sorprendente non meno di quanto lo sia questa opera matura, coinvolgente, scorrevole e, a suo modo, realistica. Una esperienza emotiva solleticata da un insieme di elementi (visivi, acustici, ambientali) che ha il pregio di rendere partecipe lo spettatore, di metterlo di fronte a scelte difficili, a comportamenti (il)logici. Herrero si attiene ad un tipo di orrore psicologico, suggerito (si pensi al massacro, fuori campo, compiuto con un macigno da Selma sul corpo inerme di Vuk), in grado qui di evocare fantasmi ben più spaventosi di quelli che animano decine di horror privi di senso. Sceneggiatura, regia, interpretazioni, fotografia, musica ed effetti sonori: elementi fondamentali del "medium" cinematografico in grado -se amalgamati come in questo caso- di raggiungere risultati eccellenti.

 

Alma Terzic

The Maus (2017): Alma Terzic

 

"Ti seppelliro' così in profondità, che nemmeno sapranno sei esistita." (Vuk alla terrorizzata Selma)

 

scena

The Maus (2017): scena

 

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