Regia di Stephan Rick vedi scheda film
Un horror a suo modo intrigante. Ambientato in un enorme edificio newyorchese teatro di una serie di omicidi perpetrati da una entità malvagia e ultraterrena. La notevole regia sopperisce con stile ai (pochi) prevedibili risvolti di genere.
New York. Phil (Patrick John Flueger), dopo essere rimasto vedovo, abbandona la polizia per ricoprire il posto di custode in un palazzo storico, particolarmente celebre per la presenza di residenti altolocati nel periodo della grande depressione (1929/1933). Phil si trasferisce a vivere con le due piccole figlie, Rose e Violet, in una squallida ala in disuso, riservata ai lavoratori. Da quel momento prima una maestra, poi un'anziana del condominio spariscono misteriosamente dopo essere state barbaramente uccise. La responsabilità sembra essere da attribuire a un ambiguo tuttofare di nome Walter (Val Kimer), che presto prende di mira anche la piccola Rose.
Il regista bavarese Stephan Rick pare trovarsi molto a suo agio su un set americano, e dirige con molta grinta questo thriller con sconfinamento nell'horror a suo modo riuscito e ben recitato. The super è un onesto film di genere in grado di farsi piacevolmente seguire sino agli ultimi minuti, senza mai calare di ritmo. Merito, in primo luogo, dell'interessante lavoro ai testi opera di John J. McLaughlin, che riesce a concepire una storia in grado -per quanto oggi difficilissimo- di essere a suo modo innovativa. Oltre a qualche momento gore di tutto rispetto (opera del grande Robert Kurtzman, qui in congedo dal trio KNB EFX group) il vero punto di forza del girato sta nelle trovate di dissolvenza, o cambio scena, messe in atto dalla dinamica regia che -per metodo e tecnica- è accostabile allo stile di Michele Soavi de La setta, soprattutto nelle incredibili soggettive che permettono al punto macchina di passare da un piano all'altro dell'edificio grazie ai condotti dell'aerazione. Se aggiungiamo il piacevole twist spettrale, con inatteso cambio di prospettiva sulla identità del killer (e sul movente), The super finisce per essere un buon titolo in grado di garantire i canonici novanta minuti di totale coinvolgimento.
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