Regia di Matt Stuertz vedi scheda film
Un rarissimo caso di horror originale e coinvolgente. Suddiviso in due parti: una prima più verosimile e thriller, destinata a cedere -gradualmente- il passo all'irrazionale, con tema demoniaco. Sensuale, avvincente, visivamente potente. Imperdibile.
Civico n. 1289 di Timmy Creek Road: è l'indirizzo di una baita sperduta tra i boschi, al quale il postino James (Nathan Eswine), accompagnato dall'amico Pete (Adam Hartley), deve fare una consegna. Il destinatario della missiva è Kristy (Dal Nicole), ma al suo posto James trova Ashley (Larissa White) e Lindsey (Cameisha Cotton), due amiche disinibite di Kristy, spiate seminude mentre prendono il sole, con un binocolo, da Pete. Ed è proprio Pete che trova Kristy priva di abiti -e apparentemente immobile- nel bosco. Poco distante, mentre James entra in intimità con le due ragazze, in lontananza appare Kristy: è completamente nuda, e con il corpo ricoperto di sangue. Ma non è la sola stranezza, perché la ragazza è particolarmente aggressiva. Il vicino Francis (Frankie Ray), assieme a due suoi figli, sembra essere responsabile della situazione. Tutto risale ad un rituale satanico, eseguito per riportare in vita la moglie defunta.
"Con il nome empio, ti esilio dalla stretta delle radici che soffocano; ti esilio dal nome della capra, dall'utero e dal sangue del figlio dell'agnello del diluvio." (Ashley)
Un ragazzo nudo e insanguinato si presenta ad una stazione di polizia in Shallow ground (2004) di Sheldon Wilson. Londra: una bellissima aliena, che ha le fattezze di Mathilda May, se ne va a spasso senza vestiti in Space Vampires (1984) di Tobe Hooper. Sono i primi due titoli che -inevitabilmente- vengono alla memoria vedendo questo sorprendente Tonight she comes, film pluripremiato ai festival di settore.
Seconda regia di Matt Stuertz, cineasta che ha esordito nel 2015 con un film a base di presenze spettrali, dal sintetico titolo di RWD. Diviso in due parti, con un primo tempo nettamente superiore a qualsiasi aspettativa, questo horror demoniaco riesce nell'impossibile impresa di apparire originale, coinvolgente, emozionante e talvolta persino incantevole. La fisicata Dal Nicole se ne va a giro mostrando ogni centimetro di pelle, con una disinvoltura disarmante, inizialmente offrendosi in pose morbosamente "oltre" (quasi necrofile quando viene fotografata dall'onanista Pete, nuda e immobile a ridosso di un albero) e mostrando una vulva depilata di una perfezione quasi impressionante. È chiaro, a questo punto, che Tonight she comes fa leva, riuscendo pienamente, su due registri tipici del genere: "Eros & Thanatos".
Stuertz, anche autore della bella sceneggiatura, raggruppa un insieme di clichés felicemente compatibili e funzionali: lo slasher alla Venerdì 13, con adolescenti in cerca di sesso e isolati in una baita vicino ad un lago; il body count imprevedibile per sequenza e modalità; una quantità decisamente superiore alla media di sangue (anche mestruale, nella disgustosa scena con rimozione del tampax, necessario alla realizzazione di un composto da utilizzare -e bere!- in un rito di "magia nera"); nudi femminili che passano -in maniera efficacissima- dall'erotismo alla negazione della più elementare sensualità. Forte del supporto di Chris Benson, che dona alle scene (soprattutto notturne) un taglio di fotografia spettrale, ombrosa ma particolarmente nitida, Stuertz ha pure il buon senso di utilizzare con rara pertinenza l'ottimo lavoro di Wojciech Golczewski, compositore musicale che, per l'occasione, realizza una sublime soundtrack, pressoché costante per tutta la durata del film. Nondimeno significativo appare poi il lavoro di make up, frutto di un gruppo di abili truccatrici.
Tonight she comes tiene letteralmente inchiodati al divano, soprattutto per un intelligente vena di macabra ironia (James fornisce in soli sei secondi un altro ingrediente, tipicamente maschile, necessario al compimento di un rito).
"Questo film andrebbe visto a volume alto. Dannatamente alto", è il suggerimento -dato in didascalia- che anticipa i titoli di testa. E va seguito alla lettera, avendo l'accortezza di accendere l'impianto home theatre, perché il dolby 5.1 contribuisce a rendere l'esperienza visiva molto più performante per chi volesse immergersi in questo lungo, appassionante e misterioso incubo ad occhi aperti.
P.s.
È scandaloso che, ad oltre due anni di distanza, Tonight she comes sia ancora inedito in Italia: confidiamo nell'attenzione della Midnight factory, che potrebbe così continuare a rendere sempre più di qualità il suo interessante catalogo titoli.
La stupenda OST di Wojciech Golczewski (completa)
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