Regia di Matteo Rovere vedi scheda film
Un film realistico nel Lazio primitivo e straccione ...
Chi non conosce la storia di Romolo e Remo(lo) se la faccia raccontare dal Berlusca... L' ormai più che promettente Matteo Rovere lancia una sfida al Cinema italiano , realizzando ( con cospicui capitali europei ) una pellicola fuori dagli schemi , che rielabora in chiave realistica il mito classico , rendendocelo più affascinante . Quindi niente divinità , niente cesto nel Tevere , niente lupa ed altre amenità leggendarie . Invece questo è un film che mi ha ricordato il celebre " Apocalypto " di Mel Gibson, forse per l' uso del linguaggio originale sottotitolato e forse per l' aura di primitiva violenza che vi si respira . All' inizio ritenevo che forse l' utilizzo della lingua protolatina non fosse indispensabile , che fosse più un vezzo per scimmiottare Hollywood , ma dopo ho dovuto ricredermi . La parlata nell' incomprensibile idioma non distrae l' attenzione dall' azione vera e propria ( anche perchè tutto sommato i dialoghi sono ridotti ai minimi termini ) e conferisce un ulteriore tocco di realismo al tutto . Realismo che è poi uno dei pregi principali di quest' opera , che dimentica completamente il mito favolistico per concentrarsi su di una vicenda ambientata nell' Età del Ferro , un' epoca in cui la violenza , la superstizione, la lotta per la sopravvivenza e contro la natura selvaggia ed ostilmente inospitale erano all' ordine del giorno .
Ottime sono infatti le selvatiche ambientazioni laziali , eccellente è la fotografia naturalistica di Daniele Ciprì , belle e realistiche le crude scene belliche , che non lesinano accurati dettagli al limite del gore . Nel cast primeggia il Remo del sempre più bravo Alessandro Borghi , ma anche Alessio Lapice , nel ruolo di Romolo , si dimostra all' altezza . Il resto del cast si può dire che è formato da illustri sconosciuti , alcuni scelti quasi su basi lombrosiane , ma sono davvero tutti perfettamente in parte . Ritmo molto buono , con qualche comprensibile rallentamento nella parte centrale . Una pellicola coraggiosa ed affascinante , meno pesante di quel che temevo , che mi sento di premiare con un bel 7,5 .
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