Regia di Matteo Rovere vedi scheda film
Piacevole sorpresa, un film notevole, denso, che fatichi a toglierti dalla mente dopo averlo visto, ed è bene così.
Notevole, ma veramente notevole. Si racconta il mito conosciuto, la storia di Romolo e Remo, leggermente rivista, ed in meglio. Lasciate perdere idee bucoliche e momenti tronfi e insopportabili, qua è tutto realistico. E’ stato fatto un lavoro superbo, per il trucco, i costumi, gli adattamenti sul territorio. Tutto è incredibilmente vero, mai si ha l’impressione di attori che recitino, o attori fighetti che si sono giusto un po’ sporcati capelli e pelle per recitare, dopo avere indossato panni logori che vedi lontano un miglio che sono finti. No, qua siamo al top, non sarei sbalordito se si venisse a sapere che gli attori non si sono lavati o cambiati per una settimana (oddio, spero sia solo una mia ipotesi). Non bastasse questa, diciamo, credibilità visiva assoluta, c’è anche il fatto che parlano tutti in una sorta di antico latino (qua e là un po’ comprensibile, se si ha studiato, ma comunque ci sono i sottotitoli, e come tutti i film con sottotitoli, dopo un po’ neanche ti accorgi più).
La storia è ben nota, questi due fratelli, legatissimi tra loro, si sostengono a vicenda, abilissimi guerrieri, entrambi feroci quando serve, fino a che Remo, assurto a re locale di una banda di disperati (ma vincenti) sbrocca un tantino, vinto dalle lusinghe del potere, e arriva al duello fatale con Romolo.
I due protagonisti sono straordinari, ed è un vanto dire che questo film fa la sua porca figura davanti a celebratissime produzioni tipo che so Il trono di spade, di cui non è quanto meno inferiore, per qualità.
Insomma una sorpresona tanto che darò 8, molto più di quanto diedero critica e grande pubblico; temo sia pure andato male al botteghino.
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