Regia di Matteo Rovere vedi scheda film
"Il potere si regge sulla paura,fratello" cit.
Siamo a pochi mesi nell'anno 753 a.C.,secondo la leggenda,alla data del 21 aprile,data della fondazione della città di Roma. I due protagonisti Romolo(Alessio Lapice) e Remo(Alessandro Borghi),lottano per la sopravvivenza immersi nella natura selvaggia,madre e matrigna,precisamente nelle campagne del Lazio,dove si imbattono in una tribù,gli albani,della potente città di Alba Longa distrutta successivamente dal terzo re di Roma,Tullio Ostilio. Romolo e Remo combatteranno l'uno contro l'altro per volere degli albani,fino a che non escogitano un piano di fuga,liberando gli altri prigionieri latini e sabini,eliminando ogni nemico fino a formare una grande tribù combattendo contro i Velienses e occupando il loro villaggio espandendo il territorio. Si imbatteranno in una sacerdotessa della dea Vesta che attraverso l'arte auruspicina, dichiarerà la profezia che soltanto uno dei due fratelli sopravviverà per fondare un'unica e grande città,di fronte allo sgomento di ogni membro della comunità.
Suggestive sono le ambientazioni naturali scelte per girare ogni scena così come la fotografia,gli effetti visivi e speciali che ci immergono in quell'epoca cruda e selvaggia,l'uomo è riuscito a sopravvivere in mezzo agli animali,diventando anch'esso animale rude e selvaggio i cui bisogni venivano placati attraverso il desiderio e la potenza
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