Regia di Clément Cogitore vedi scheda film
CINEMA OLTRECONFINE - 35 ° TFF: ONDE
Il clan dei Braguino, una sorta di famiglia allargata di cacciatori, allevatori e contadini, vive da sempre in una remota regione della Siberia Orientale, tra le amene pendici di una valle percorribile solo attraverso il fiume, od eventualmente in elicottero.
I bimbi, bellissimi, biondissimi, e pieni di vita, giocano assieme al fiume, o aiutano a spiumare i volatili cacciati dai grandi. Non ci sono scuole ufficiali, né mestieri: si vive un'anarchia ragionata ove prevale il buon senso, il rispetto verso una natura prodiga, ma anche rigida ed inflessibile a partire dal clima, rigido e non particolarmente adatto per una esistenza senza equipaggiamento consono o protezioni.
Nessuno dei Braguino ha mai comprato un pezzo di terra, né mai pensato che un ente, uno Stato di cui essi non si sentono parte, possa aver pensato di vendere parte di esso ad alcuni facpltosi cacciatori, interessati alla selvaggina abbondante presente tutt'attorno.
Il giorno in cui al motore delle piccole barche dei Braguino, si sovrappone il rumore ben più assordante degli elicotteri che sorvolano e perlustrano la zona, gli indigeni si rendono conto che il loro predominio, mantenuto indisturbato come atto dovuto per generazioni, ha ora un ostacolo dinanzi che va affrontato.
Per la regia del giovane cinesta francese Clément Cogitore, che abbiamo conosciuto con interesse a Cannes 2016 con The Wakhan Front, Braguino fa nuovamente presa - al pari di quest'ultimo, ambientato in Medioriente - sul tema del confine, di una necessaria, inevitabile esistenza di una linea di demarcazione che consenta ad ogni civiltà di vivere secondo le proprie leggi, rispettando coloro che la pensano diversamente, ma avendo la possibilità di distanziarsene.
E Braguino, nei suoi appena 50 minuti di durata, diventa il racconto pacato ma drammatico di come si evolve un contrasto che diventa insanabile e spinge a reagire, provocando un attrito inevitabile, ed infine una guerra.
Splendide le immagini di una natura incontaminata che si offre coi suoi frutti per dare sostentamento, e che per questo va difesa e protetta come la risorsa più preziosa che si abbia a disposizione.
Bella, anzi splendida e pura la gioventù che, inesorabilmente, il tempo modifica, sempre in peggio, sia esteticamente che nel carattere: che inacidisce, si chiude in sé e crea un confine occulto destinato a creare i presupposti per un contrasto ed una sfida.
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