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Bohemian Rhapsody

Regia di Bryan Singer vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Bohemian Rhapsody

di berkaal
6 stelle

Chi non conosce i Queen, o conosce solamente le canzoni più famose, può trovare molto interessante questo film, ed emotivamente assai coinvolgente, ma i veri appassionati del gruppo e di Freddie Mercury dovrebbero inorridire di fronte alle storture, alle invenzioni di sana pianta e alle mistificazioni che sono state allegramente messe in atto in questa pellicola. Passi anticipare o posticipare le canzoni nel tempo, passi dare informazioni assolutamente errate, passi inventarsi momenti cruciali distorcendo la verità sistematicamente, ma creare una storia di peccato, umiliazione, perdono e redenzione quale quella che segna la parte finale del film, facendo fare a Freddie Mercury una figura moralmente barbina, questo non può essere perdonato. In particolare, il gruppo non si è mai sciolto, non è vero che Freddie non fosse stato avvisato per tempo del Live Aid, non è vero che vennero inseriti all'ultimo momento, non è vero che Mercury chiese perdono agli altri membri della band, e soprattutto non è vero che non suonassero da anni, avevano appena finito una tournée ed erano preparatissimi. In altre parole, questo film non è un "biopic", è semplicemente una favola con personaggi ispirati ai membri del gruppo inglese dei Queen, ma lontana anni luce da quello che è successo in realtà.

Quattro Oscar, film più premiato ai 91° Academy Awards. Parliamone. Due sono per il suono, e ci mancherebbe altro che un film su un gruppo rock non sia curatissimo da questo punto di vista. Uno per l'editing, premio minore. Ma il film è stato premiato per il Miglior Attore Protagonista. Non si discute l'interpretazione, che è notevole, ma il problema di base è che non ci siamo, Rami Malek, non per colpa sua, non ha il physique du role, non ha presenza scenica, è mingherlino, basso, sembra Renato Rascel o Peppino Gagliardi, e tutto quel suo dimenarsi sul palco per assomigliare al vero Freddie lo rende ridicolo. Rami Malek arriva all'altezza delle spalle di Brian May, mentre il vero Freddie era di poco meno alto del chitarrista, ed era fisicamente imponente. Sempre meglio Malek comunque che quell'idiota di Sasha Baron Cohen che era stato contattato all'inizio per interpretare il ruolo del cantante, il film sarebbe diventato una farsa. A proposito invece di Gwilym Lee, l'attore che interpreta Brian May, assomiglia più lui a Brian May che lo stesso Brian May a se stesso, la cosa è stupefacente.

Concludendo: si consiglia di considerare le due ore e dodici minuti come puro intrattenimento, se si riesce a tapparsi il naso di fronte a questa operazione moralmente scorrettissima, si può anche trarre giovamento dalla visione.

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