Regia di Bryan Singer vedi scheda film
Film sulla vita del cantante Freddie Mercury, leader dei Queen, che va dal 1970 fino al Live Aid del 1985. Il prodotto funziona grazie ai somiglianti attori chiamati in causa e alle incredibili e ancora orecchiabili canzoni dei Queen.
Film sulla vita del cantante Freddie Mercury, leader dei Queen, che va dal 1970 fino al Live Aid del 1985. Il prodotto funziona grazie ai somiglianti attori chiamati in causa (buona la prova di Rami Malek che interpreta Freddie, ma anche degli altri tre, che però sono come comparseusa e getta in un film che inizialmernte parla dei Queen e poi solo di Freddie) e alle incredibili e ancora orecchiabili canzoni dei Queen (ovviamebnte originali, perché Rami Malek & co. prestano solo i volti e le mosse, non la voce di Freddie che rimane quella del cantante originale). Molto riuscite le sequenze dove i quattro creano "Bohemian Rhapsody" e "Another one bites the dust"; immancabili i manager senza scrupoli, le litigate di gruppo e le scene private e familiari di Freddie. Bryan Singer e il non accreditato Dexter Fletcher girano un film un po' ruffiano e alla "volemose bene", non appesantito da trasgressive scene omosex, che commuove quando Freddie comunica al gruppo che è affetto dal virus HIV dell'AIDS, che lo spazzò via nel 1991. Certo, la notizia viene anticipata nel 1985, solo perché il film si ferma al Live Aid di quell'anno, però è un bene non aver mostrato il Mercury sofferente degli ultimi tempi, sarebbe diventato un film troppo drammatico. Decisamente un semi-riuscito spaccato della nostra recente storia musicale, che ha il limite d'essere una versione più patinata e più onerosa delle nostre fiction tv sui cantanti del passato.
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