Regia di Bryan Singer vedi scheda film
La vita di Freddy Mercury, unitamente all'ascesa dei Queen nell'Olimpo del rock, sono ben delineati in questo tutto sommato fedele resoconto, cui forse difetta soli il fatto di calcare a volte troppo la mano sugli aspetti più istrionici di una delle più grandi rockstar del '900, facendolo apparire come una sorta di moderno Farinelli. Ciò non toglie che tutta la verve, le profonde contraddizioni ma anche un'umanità sincera di uno dei più grandi performer (come amava definirsi) del rock siano ben riprodotti, accompagnati inevitabilmente da una colonna sonora con tutti i maggiori successi della band inglese. I film biografici d'altro canto vivono sempre sul sottile filo dell'agiografia o, per converso, smitizzano il personaggio mettendo in luce i lati più oscuri. Se "in media est virtus", si può dire che "Bohemian Rhapsody" riesce a non eccedere nè nell'uno che nell'altro aspetto.
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