Regia di Boris Barnet vedi scheda film
siamo nel 36 ma sembra di essere almeno negli anni 60. nulla fa pensare di essere nel 36 se non il saperlo perchè lo si è letto. boris barnet ambienta la sua storia d'amore impossibile ma che potrebbe rovinare l'amicizia tra due uomini su un'isola in mezzo al mar caspio, dove i due uomini sono naufragati. vengono salvati e come vedono la donna s'innamorano all'istante. a tratti si canta, a tratti si recita il monologo in un palcoscenico che ondeggia scosso dai cavalloni marini, a tratti sprattutto grazie a yussuf sembra di essere in una commedia. sopra ogni cosa c'è il mare spesso in primo piano con le sue onde che s'infrangono sulla telecamera come se dovessero invadere anche la stanza in cui si guarda il film. il kolchoz "luci del comunismo" è su di un'isola in un luogo lontano dal partito centrale dove sembra si viva in pace e serenità, un "posto vagamente utopico" come ho letto da qualche parte, dove l'essere giunti pericolosamente lì per aggiustare la barca a motore dei pescatori sembra essere secondario all'amore sbocciato dagli occhi, dalla bocca, dal petto e dalla testa dei due amici. ma l'amore che appartiene comunque e sempre a qualcun'altro, stordisce i due pretendenti con una notizia che li riporterà alla realtà continentale. un film eterno come il sole, come il mare, come l'amore.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta