Regia di Boris Barnet vedi scheda film
"Vicino al mare più azzurro" diretto nel
1936 da Boris Barnet,devo dire che a mio
parere è un piccolo gioiellino.
La storia racconta che dopo essere naufragati
i due amici Alioche e Youssouf vengono salvati
dagli abitanti di un kolkoz,che è vicino in
una piccola isola.
Qui conoscono Machenka e si innamorano entrambe
di lei e per la quale diventeranno rivali.
Questo prodotto Sovietico di un regista di talento
come Boris Barnet,che dopo "La casa sulla Trubnaja"
del 1928,conferma tutto il suo talento nei simbolismi
e nella poesia e dell'amore per la sua U.R.S.S.
Il regista realizza una commedia di altri tempi,
in un ambientazione di pescatori e dove questo
tempio che all'isola serve per mangiare si
chiama:"Le luci del comunismo" e dove si svolge
questo scontro tra rivali,che finirà in un modo
inaspettato.
Ma quello che riesce a darti il Film è
la bellezza del mare e dell'amore,
dove i due protagonisti si scornano
per avere la meglio ed è straordinario
l'utilizzo degli esterni naturali
che rendono tutto affascinante,
anche se a tratti è scontato
come soggetto.
Poi siccome che era appena arrivato il
sonoro il regista si aiuta sia con i cartelli
e sia con i dialoghi veri e proprio,
particolare che non rovina tutto
il complesso.
Da segnalare la buona direzione degli
Attori soprattutto il trio di protagonisti:
Elena Kuz'mina-Lev Sverdlin e Nikolaj Kriuchkov
che funzionano come un orologio e la splendida
fotografia che danno un tocco di classe
in tutta la pellicola.
In conclusione un Film affascinante,
che sfiora il melò ma è una Commedia,
e con questa metafora però fa una critica
feroce verso lo "Stalinismo" che dominava
all'epoca nell'Unione Sovietica,che gli procurò
al regista parecchie accuse dal regime.
Il mio voto: 7.
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