Regia di James B. Harris vedi scheda film
Attirato dal prestigio degli attori e dal genere, ho avuto una discreta delusione nel vedere questo film in cui, se alcuna soluzioni possono risvegliare un certo interesse, è sostenuto più che dalla trama, dalla recitazione. Tratto da un libro di Gerald Petievich , scorre decisamente fiacco, l’attenzione del regista è maggiormente diretta verso i suoi personaggi piuttosto che sull’azione e lo svolgimento di una trama che avrebbe dovuto essere incentrata invece sulla attività investigativa. Troppo tempo è dedicato alle disavventure familiari, Snipes non riesce ad uscire dalla sua maschera di imbufalito costituzionale, Hopper è irriconoscibile per la capigliatura. Si capisce che Red (Hopper), uscito di prigione insieme a Ronnie (Mortensen), in coppia, cerca di smaltire soldi falsi per ripianare i suoi debiti e per fare il colpo della vita che non è ben definito. In questo traffico viene assassinato un agente di polizia infiltrato e Jemmy (Snipes) non si concede tregua per cercare di vendicarne la morte. Ma l’indagine è lacunosa, prevedibile, con scarsa suspense. Se gli attori svolgono con decoro il loro lavoro, non altrettanto si può dire dell’impostazione e svolgimento del racconto. Sia la coreografia che la colonna sonora di Gory Lerios e John D’Andrea sono al limite della sufficienza. Complessivamente. Delusione. Voto 5
Ai limiti della sufficienza
Un po' scadente e non omogenea
E' sempre un duro, ma non smette mai di esserlo
Un po ridicolo con la capigliatura rossa, gigioneggia, ma rende presentabile la figura di Red Diamonds
Sufficiente
Forse il migliore (il film viene menzionato di sfuggita nella sua biografia)
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