Regia di Franco Amurri vedi scheda film
Trovata la Mecca negli States, il nostro Franco Amurri sonda nuovamente le fantasticherie infantili dopo il successo dell'ottimo Da grande. Con la produzione prestigiosa di Ridley Scott, il regista coglie l'occasione per realizzare un soggetto scritto a quattro mani con Stu Krieger e assai più adatto ad un pubblico di bambini che di adulti. La storia, ambientata a Venice, è quella dello zingaro Shorty Kohn, ladro di mezza tacca (Harvey Keitel), che ha l'occasione di entrare nel grosso giro del crimine grazie all'effetto che la sua scimmia cappuccina - addestrata a rubare durante gli spettacoli di piazza e a svaligiare gli appartamenti - ha su alcuni malviventi. L'affare, però, non va a termine. L'animaletto, ribelle davanti ai continui maltrattamenti, prende la via della fuga e finisce in casa della piccola Eva (Birch), bambina con la fissazione per gli animali e figlia adottiva di un tenente di polizia. Il quale, puntualmente, finirà per mettere le mani sul brigante.
Amurri parte bene con trovate originali ma appena il set viene affidato alla piccola Thora Birch, il racconto si fa soporifero e ripetitivo e il gioco di specchi tra il bisogno di affiliazione del mammifero (quale padrone scegliere? Shorty o Eva?) e della bambina, figlia di genitori divorziati, è pretestuoso e inefficace. Mirabolanti le imprese quasi umane della simpatica scimmietta e assai audace Keitel nel calarsi in un ruolo comico.
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