Regia di Woody Allen vedi scheda film
Incantevole. Uno dei quattro o cinque migliori film di Allen in assoluto. Se mai l'aggettivo "poetico" ha avuto senso in relazione ad un film, è proprio in questo caso: è un'opera tenera e struggente, priva di intellettualismi, un omaggio al cinema e alla creazione artistica in generale che prende spunto da un racconto dello stesso Allen dove il protagonista incontrava madame Bovary e che, fra gli altri, rende un delizioso omaggio al Buster Keaton di "Sherlock Junior" (La palla n.13 in italiano). La rievocazione degli anni Trenta è perfetta, grazie anche alla fotografia come sempre affascinante di Gordon Willis, i toni da commedia dolceamara sono dosati con grande accortezza nella sceneggiatura, il cast è ottimo, a cominciare da una bravissima Mia Farrow in uno dei suoi ruoli più belli, una modesta cameriera che, per evadere da una triste realtà segnata da un matrimonio infelice, si rifugia presso un cinema per rivedere sempre lo stesso film, "La rosa purpurea del Cairo", inducendo così l'attore protagonista ad uscire dallo schermo per raggiungerla nella vita reale. Bene anche Jeff Daniels, attore solitamente un pò anonimo ma qui perfettamente funzionale nel doppio ruolo del "finto" personaggio Tom Baxter e del "vero" attore Gil Sheperd e, in parti di contorno, la grande caratterista alleniana Dianne Wiest nella divertente scena del bordello e il divo anni'50 Van Johnson ormai invecchiato come personaggio del "film nel film". Bellissimo il finale con la Farrow che assiste alla scena di "Cappello a cilindro" in cui Fred Astaire canta la celebre "Cheek to cheek".
voto 9/10
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