Regia di Woody Allen vedi scheda film
probabilmente è uno dei film piu'sottovalutati della carriera registica di Allen,un elegante riflessione sul tema del rapporto tra realta' e finzione,sul tema del doppio(tra personaggio reale e personaggio di celluloide),una acuta e nostalgica testimonianza di quanto Allen ami il cinema e lo ami in quanto fabbrica di illusioni.La storia di Cecilia che incontra il suo personaggio cinematografico preferito magicamente uscito dallo schermo è una sorta di breve incontro necessario per sfuggire alle brutture di una realta'ricca di dolore e povera di sogni(nei panni di un marito ubriacone e violento).E per questa testimonianza d'amore per la Settima Arte il regista newyorkese sceglie gli anni Trenta periodo particolarmente fecondo per Hollywood.Ma l'illusione,il trucco(Cecilia mentre entra nel mondo di celluloide fa notare agli altri personaggi che lo champagne che stanno bevendo è in realta'economica e meno poetica gazzosa)sono destinati a rimanere tali,Cecilia non è di celluloide anche se acquisisce consapevolezza di volere qualcosa di diverso dalla propria vita..........
ottimo nella parte del grezzo marito ubriacone
brava
recuperato dopo anni di dimenticatoio il vecchio divo
bravo e tenero
stralunata nella parte di Cecilia....
una delle sue regia piu'brillanti
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