Regia di Joseph L. Mankiewicz vedi scheda film
Una giovane vedova in cerca di casa va a vivere in un villino infestato dal fantasma di un ex marinaio. Lui le detta le sue memorie, ma quando lei conosce uno scrittore vanesio si ingelosisce e decide di scomparire definitivamente dalla sua vita. Commedia soprannaturale graziosa, anche se un po’ moscia nella parte centrale e con una morale scontata (i morti sono più affidabili dei vivi); si riscatta con un gran bel finale crepuscolare, in cui i nodi di un’esistenza vengono al pettine (molto suggestiva l’idea di affidare il senso dello scorrere del tempo alle inquadrature di un palo con il nome della figlioletta conficcato sulla spiaggia e via via deterioratosi): al termine della vita si può guardare con distacco alle illusioni coltivate in passato ed è bello scoprire che ciò che si era creduto un sogno si rivela invece realtà. Un fantasma ha a disposizione tutto il tempo che vuole, può aspettare anche la durata di una vita umana per ricongiungersi con la creatura amata (tornata giovane e bella come quando l’aveva conosciuta).
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta