Regia di Pier Francesco Pingitore vedi scheda film
L'idea di base su cui si sviluppa la vicenda è divertente, ha una discreta potenzialità critico-politico-sociale e se vogliamo è anche insolita: può assomigliare alla Cambiale con Totò, Gassman e altri, ma lì era appunto una cambiale a passare continuamente di mano, mentre qui la cifra aumenta di tasca in tasca (e mai alla luce del sole) e, se lì il percorso era circolare, qui va piuttosto in verticale. La denuncia politica va ovviamente a finire in burletta ed il cast, sia pure conti un paio di nomi decenti (Lionello e Franco, essenzialmente), è letteralmente martoriato da personaggetti televisivi affini alla compagnia del Bagaglino ed altri volti tutt'al più da squallida fiction che, senza alcuna direzione da parte di un regista (decisamente latitante), finiscono per fare più danni del previsto. P.S.: il politico che si intasca la tangente finale è Craxi.
Da dove vengono e come prendono vita le tangenti dei nostri politici? In Italia tutto parte dalla corruzione dei singoli cittadini: da una mazzettina ad un vigile il malloppo passa, lievemente cresciuto, ad un istruttore di scuola guida, poi sempre aumentando gradualmente ad un professore, ad un sindacalista, ad un discografico... fino alla classe sociale che magna quello che hanno 'prodotto' tutte le altre: quella politica.
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