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Scotty - L'amante segreto di Hollywood

Regia di Matt Tyrnauer vedi scheda film

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La recensione su Scotty - L'amante segreto di Hollywood

di alan smithee
6 stelle

locandina

Scotty and the Secret History of Hollywood (2017): locandina

FESTA DEL CINEMA DI ROMA 2017 - SELEZIONE UFFICIALE

Scotty Bowers  arrivò a Hollywood dopo una drammatica esperienza tra i Marines impegnati a liberare l'Europa dai nazisti, come un Messia. Da benzinaio neoassunto, fu notato dall'attore Walter Pidgeon che lo portò con sé "a rinfrescarsi in piscina": da quel momento la sua vita non fu più la stessa: ed il riuscito, brillante e ironico documentario di Matt Tyrnauer ce be racconta i motivi, le modalità, le tecniche, senza dimenticare di restare sul personaggio, che si concede alla ripresa con disincantata ironia, consapevole della sua funzione quasi "umanitaria" a favore di quelle star - ed erano una folla - impossibilitate a rendere esplicita la loro scomoda posizione sessuale.

Hollywood negli anni '50 e '60 non tollerava in alcun modo che le star del firmamento cinematografico potessero essere coinvolte da strascichi di scoop relativi alla porpria omosessualità, che perrtanto andava celata attraverso unioni e matrimoni di convenienza. Scotty agiva all'interno di questo sitema, con suo fisico accattivante, con la sua esuberanza, con la tranquillità e la serenità di chi si rende utile rendendo un servizio di pubblica utilità, ben retribuito, ma in grado di elargire soddisfazioni ed esaudire necessità proibite.

Scotty Bowers

Scotty and the Secret History of Hollywood (2017): Scotty Bowers

Scotty Bowers

Scotty and the Secret History of Hollywood (2017): Scotty Bowers

Scotty viene anche ripreso in famiglia (perché ebbe pure delle donne e ne sposò una ad inizio anni '80, ormai cinquantenne, che gli resta accanto tutt'ora, nonostante tutto: nonostante il suo controverso ma a suo modo onesto stile di vita, nonostante le manie che, specie in vecchiaia, accompagnano le giornate del nostro uomo: la dipendenza dagli acquisti compulsivi, dal voler trattenere ogni cosa, stivandola nelle due case sulle colline hollywoodiane ormai ricolme di oggettistica kitch ed improbabile, e in altri 4/5 garages appositamente acquistati per contenere sia cimeli della sua esperienza hollywoodiana, sia ogni altra diavoleria, spesso di poco conto e senza nessun valore se non affettivo.

La presentazione del libro dedicato alla sua vita, ed una ironica festa per il suo novantesimo compleanno celebrato su una terrazza del celebre hotel Chateau Marmond, sono l'occasione per alternare immagini di repertorio ai molti momenti intimi e pubblici in cui Scotty generosamente si apre al suo pubblico, emozionandosi quando ripensa alla guerra, alla morte sul fronte del fratello maggiore, o a quella della figli a soli 23 anni per complicazioni post parto.

Un documentario che ci illumina sulle ipocrisie di una società hollywoodiana di facciata e rigorosa nel condannare e far teminare carriere solo per supposizioni o malignità inerenti le identità sessuali di artisti ed attori di grido, quanso anche solo un dubbio od una malizia della stampa giornalistica usciva fuori con le sue pesanti e pericolose supposizioni.

Scotty Bowers

Scotty and the Secret History of Hollywood (2017): Scotty Bowers

Silano Cary Grabt ed il "suo" atletico Randolph Scott, Spencer Tracy e >Katherine Hepburn, che diabolicamente furono indotti a creare una fittizia coppia di fatto (in quanto Tracy era già "felicemente" sposato) per nascondere le tendenze omosessuali di entrambi; E poi, più o meno allegramente, tutti gli altri, da Rock, alla Turner, a tutto un mondo che aveva bisogno di Scotty come l'acqua fresca per un mendicante accaldato perduto nel deserto. 

Il coraggio del documentario sta anche nel non tricerarsi di fronte ad una sciocca censura quando deve mostrare foto e sequenze anche piccanti dello sport preferito da Scotty, e del mestiere innovativo e necessario che seppe astutamente crearsi nella mecca del cinema.

L'attualità dello stesso la si coglie affrontando la storia umana di Bowers con gli scandali hollywoodiani che stanno riempiendo le pagine, cartacee e virtuali, dei giornali e blog scandalistici, aperti col caso Kevin Spacey e allargarsi a macchia d'olio. Uno scandalo da caccia alle streghe che dimostra come il falso perbenismo e la bieca ipocrisia americana siano sopravvissute intonse anche sessant'anni dopo l'epoca d'oro della Mecca del cinema.

 

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