Regia di Ol Parker vedi scheda film
PRIME VIDEO
Su Prime Video è disponibile il seguito del fortunato musical Mamma mia, intitolato Mamma Mia ci risiamo (in originale, giusto per attenersi alle strofe della celebre omonima canzone degli Abba, il titolo è Mamma Mia! Here we go again).
Dopo dieci anni, si torna tra lo splendore decisamente da cartolina delle isole greche, per affrontare una via di mezzo tra seguito e prequel dello scatenato e fortunato musical del 2008, con quasi tutto il sontuoso cast originale, seppur alcuni dei personaggi principali del film capostipite (Meryl Streep in particolare), appaiano solo in brevi ma fulminanti camei.
A questi capisaldi si aggiungono altri divi destinati a farsi ricordare, tra cui spicca, per simpatia ed eccentricità, una laconica e spiritosa Cher.
E quindi, oltre alle due eccelse dive, ecco rivedere Amanda Seyfried, Pierce Brosnan, Colin Firth, Stellan Skarsgård, Christine Baranski, Julie Walters, Dominic Cooper, a cui si aggiungono l’incantevole Lily James nei panni di Donna ventenne, Andy Garcia nel ruolo del maturo playboy-consulente, per nulla a caso conosciuto come “Fernando”, ed altri ancora.
Sono trascorsi dieci anni da quando Donna e i suoi tre amanti, nonché sua figlia Sophie e relativo sposo, hanno iniziato a vivere felici alle prese con il grazioso albergo che l’inarrestabile donna bionda in salopette si impegnò a mettere in piedi.
Purtroppo però, da qualche anno, Donna è venuta improvvisamente a mancare, e la figlia, per riconoscenza a cotanta madre, si appresta a riaprire il locale, aggiornato e corretto alle mode di oggi. Nel frattempo il marito di Sophie, impegnato in un corso di gestione alberghiera negli Usa, riceve lì una proposta di lavoro che non riesce a rifiutare.
Ma Sophie non si perde d’animo, e, nonostante la defezione di due dei suoi tre padri, si appresta ad organizzare una magnifica inaugurazione.
In Mamma Mia! Ci risiamo succederanno molte cose, spesso moleste, che sembreranno rendere impossibile l’iniziativa, ma Sophie, determinata e battagliera non meno di sua madre, aiutata da tutti coloro che le vogliono bene, riuscirà a cavarsela al meglio.
Le vicissitudini della ragazza si alternano, nemmeno tanto dissimili da quelle che un quarantennio prima una giovane e non meno motivata e orgogliosa Donna dovette affrontare per affermarsi a livello imprenditoriale e professionale, così come a livello sentimentale.
Per entrambe, la vita perennemente in salita si traduce in incontri determinanti a cambiare in meglio le loro esistenze, tra canti e balli spensierati che ben si prestano a scandire l’irrefrenabile corso degli eventi.
Tornano i sentimenti canterini nello scatenato sequel di Mamma Mia! prodotto, girato e distribuito nelle sale esattamente dieci anni dopo lo strepitoso successo del musical originale.
La sensazione, in questo sequel, è che tutto cambi, a partire dalla protagonista che non c’è più (ahinoi la simpatica Donna è mancata improvvisamente poco tempo prima), ma le atmosfere canterine e ottimistiche, nonché le scenografie laccate in versione paradiso terrestre, rimangono e, se possibile, si accentuano tra locations belle e perfette, ma anche così finte e paradossali da rasentare il kitch, e una smania canterina i cui colori saturi della studiata fotografia ben si prestano alle musiche spudorate, ma adorabili, degli intramontabili Abba.
Questa volta, però, più che le imprese di Sophie (Amanda Seyfried), sono quelle di una giovane Donna ventenne (una solare Lily James) ad interessare veramente il pubblico, che prova probabilmente qualche sensazione destabilizzante nel doversi dividere continuamente tra due storie che non possiedono lo stesso potere attrattivo.
Sarà che la presenza della dolce e simpatica Lily James riesce ad attirare ben più interesse che la ormai navigata Seyfried, ma ciò che veramente funziona in questo esuberante sequel è soprattutto la storia di giovinezza che ci racconta per immagini ciò che in realtà già avevamo saputo del passato a proposito della inarrendevole e ottimista Donna, grazie ai racconti dei suoi tre maturi amanti nel corso del primo film.
E poi, finalmente, entra in scena “nonna Cher“, più esagerata e kitch che mai, e il film si scatena nel suo finale esuberante e sornione, dando il meglio di sé quanto a coreografie folli e tripudio di colori in stile piume di pavone e di struzzo.
Anche in questo caso, come avviene spesso nei sequel, Mamma Mia! Ci risiamo non riesce a tener testa allo spumeggiante originale. Si rivela comunque un dignitoso sequel che, in fondo, mantiene quasi tutto ciò che promette, grazie al ritmo spumeggiante e al cast davvero titanico.
Merito anche delle canzoni leggere e spumeggianti degli Abba, che continuano a garantire un pathos quasi indelebile rispetto al film originale, e che hanno permesso a Cher di tornare in pista anche come cantante, con un suo album di cover del gruppo svedese, che ebbe gran riscontro di pubblico ai tempi dell’uscita del film.
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