Espandi menu
cerca
Loro 1

Regia di Paolo Sorrentino vedi scheda film

Recensioni

L'autore

Enrique

Enrique

Iscritto dal 4 febbraio 2012 Vai al suo profilo
  • Seguaci 64
  • Post 3
  • Recensioni 662
  • Playlist 5
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su Loro 1

di Enrique
7 stelle

L’apparenza inganna solo i mediocri (cit. Lui).

Lui.

Loro.

Il figlio del potente, detto “Dio”.

Quelli che contano.

A far da contorno, quelli che vorrebbero contare, ma che non conteranno mai davvero;

il faccendiere, il talent-escort scout, l’ex ministro e la loro selva di mogli, amanti, api regine ed api operaie, giullari di corte, ex acrobate e servitori fedeli; un circo di seguaci, complici e responsabili di alimentare un’aura di irraggiungibilità ed onnipotenza che grida attenzione e celebrità (e griderebbe molto altro, ma non in questo film).

Risulta estremamente arduo – giusta lo sguardo prepotentemente voyeuristico gettato da Sorrentino - resistere alla tentazione di sottrarsi alla messa all’indice inquisitrice, alla predica moralizzante, alla filippica sulla decadenza dei costumi (peraltro pochissimi nel senso degli indumenti); tutta la prima parte del film è, d’altronde, un’incitazione forte al giudizio critico di uno spaccato di società che dire mondana non rende l’idea; trasuda arrivismo disinibito e carnale, disadorno senso dell’esplicito (“come ti chiami? Candida. E sei candida? Per niente”).

Moderatamente arduo, ma per altre ragioni, il giudizio su di Lui, che entra in scena solo ben oltre la metà del film per offrire i primi spunti su personalità e vision (ma la politica, al momento, ne resta fuori); Sorrentino, per adesso, non fa grandi sforzi: tratteggia l’uomo che conosciamo… e anche (poche pennellate) quello che conosciamo meno; l’uomo piacione, vanaglorioso, sicuro di sé; l’uomo colto, il sofista o millantatore di verità (quelle che il pubblico è disposto a credere come tali); il bugiardo ed il romantico; il nonno, il marito, il proprietario, il presidente, il passato, il presente ed il futuro (nel film) di Italia.

L’Italia degli ultimi 25 anni.

Semplicemente Lui.

A livello “storiografico” la scelta del regista è abbastanza chiara; si parla di coloro che bramano per contare e di coloro (pochissimi) che contano davvero; ovvero quelli che detengono il potere… ma non si parla del Potere in sè; quello era un altro (suo) film (Il divo) e non può essere considerato il termine di paragone di questo. Quanto alle “cattiverie” politiche dirette alla persona di Lui – come ad es. nel dialogo fra l’ex ministro e la deputata – sono stilettate appena percettibili, che si perdono nel rumore di fondo della narrazione delle cattiverie politiche dirette al Suo entourage più allargato.

Ma Loro 2 potrebbe sovvertire l’ordine di priorità.

Almeno in ciò confido.

A livello artistico Sorrentino non osa più di quanto ci abbia abituato da sempre;

alcune scene surreali – come quella della fuga del rinoceronte o l’incidente del bus - sono superflue;

altre – (sempre in tema di bestiario) quella della pecorella (stramazzata come fu il cavallo di montaliana memoria) - quantomeno allusive (bene);

tal’ altre sono subito stracult (la discettazione sugli effetti del LSD con tanto di “smandibolamento”, come come quella in cui l’intuizione imprenditoriale balena approfittando di un angolo visuale assai comodo, ovvero sul fondoschiena di lei con raffigurato il bel faccione ridente di Lui);

ed altre ancora sono spettacolo puro (che infonde il ritmo fluido delle immagini e di un sonoro che accompagna alla grande) e splendidamente rendono il proliferare inarrestabile del contorno di cui si diceva, che si fa sempre più sottobosco, fitto e abile ad adulare, sino a lambire, coloro che contano.

Loro.

Lui.

 

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati