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Loro 1

Regia di Paolo Sorrentino vedi scheda film

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La recensione su Loro 1

di siro17
5 stelle

Un film "superfluo" e inutilmente forzato. Stavolta Sorrentino non ha fatto centro.

Nel film Il Divo Sorrentino era riuscito a introdurci nei meandri di un potere oscuro, bigotto, ipocrita, ingordo, facendoci capire le trame senza esibirle troppo e facendoci respirare situazioni insolite (pensiamo alla festa a cui partecipa il Divo), con La Grande Bellezza era riuscito invece a regalarci il senso della decadenza anche con immagini e didascalie geniali mai fuori posto, ecco tutto questo in Loro 1 non c'è, anzi ci siamo trovati di fronte ad un film "superfluo" e inutilmente forzato. "Superfluo" perché Sorrentino ci descrive il retroterra “ideologico” del berlusconismo mixando fantasia e finzione (e tanta noia) ma senza aggiungere nulla a quanto le cronache ci hanno riportato con dettagli al millimetro; non bastano pecore che muoiono stecchite o camion di immondizia che si riversano sull’antica Roma o animali strani che sbucano all’improvviso per regalarci quel tocco di ironia e cinismo visti nei precedenti film di Sorrentino. Dicevamo poi inutilmente forzato, e ci riferiamo al Servillo Berlusconi (che arriva solo oltre la metà del film) che sembra una maschera di Crozza che sciorina cose che sentiamo da vent’anni da Berlusconi in persona. Potremmo dire che anche stavolta Berlusconi (quello vero) ha tenuto tutti sotto scacco, detrattori e ammiratori, ai quali il regista ha imposto una copia che non aggiunge nulla all’originale, quindi a che serve? Il Berlusconi quello vero è già di per se una maschera, cosa che non era Andreotti, quindi farne un film è stato un boomerang. Anche la decadenza del rapporto con Veronica aggiunge zero a quanto già noto, se certi momenti intimi del loro rapporto fanno un certo effetto e alcuni hanno un evidente significato simbolico (penso alla scena di Veronica in "gabbia") in fondo sono le solite cose che le coppie in crisi si dicono. Gli intrecci politica affari e donne sono poi raccontati in modo sconclusionato (con musica forte e tanta cocaina a fare da collante) forse per dare originalità al racconto ma, lo diciamo ancora una volta, le cronache lette in questi decenni sono state molto più gustose. Aspettiamo il secondo atto, ma intanto possiamo dire che stavolta Sorrentino non ha fatto centro. Di sicuro Berlusconi (quello vero) se la ride!

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