Regia di Giuliano Montaldo vedi scheda film
Il genere andava parecchio in quegli anni, è quello del film 'della grande rapina', con colpo ricchissimo, piano magistrale, menti fine e braccia altrettanto esperte. I colpi di scena sono il condimento di questo tipo di film, l'azione è il piatto in cui viene servito: tutto portato a compimento con la solita cura da Montaldo, qui assistito da una sceneggiatura di Roli-Caminito-Fondato-De La Loma-Coscia e da un cast internazionale di buon livello, nel quale spicca un Kinski violento e burbero come gli si confà. C'è anche Adolfo Celi, in un ruolo minore. Altra caratteristica di Ad ogni costo, che si rifà a molti prodotti del cinema di quegli anni, è la scelta di girare in posti lontani e/o esotici: ci sono i grattacieli di New York ed il carnevale di Rio, oltre ovviamente alla 'base' romana della vicenda. Insomma non si tratta di nulla di particolarmente originale, anche se comunque il film di per sè funziona; magari risulta un po' lento verso tre quarti, nella parte dell'esecuzione (silenziosa, mentre impazza il carnevale all'esterno) della rapina, per poi riprendersi d'un botto nel finale, che vede dieci minuti di pura frenesia, con una serie di soluzioni inaspettate a raffica. Montaldo è sempre una garanzia, anche quando non giunge perfettamente a centrare il bersaglio. 5,5/10.
Quattro uomini si impegnano in una clamorosa rapina ad un caveau brasiliano, con bottino a base di diamanti; il colpo, organizzato meticolosamente, si svolge durante il carnevale. E inoltre il mandante ed una donna si mettono in mezzo alla realizzazione del colpo.
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