Regia di Edward Dmytryk vedi scheda film
Un Bounty ai tempi della Seconda Guerra Mondiale?Varie didascalie e una dedica grondante retorica nel finale ci fanno capire da una parte che non c'è stato mai nessun ammutinamento nella Marina Militare americana e dell'altra,visto il quadro poco idilliaco che viene dipinto in questo film,che la stessa Marina non ha collaborato nel fare questo film.la stroia è quella di un comnadante la cui psiche è stata irrimediabilmente devastata dalla guerra provocandogli un assoluta incapacità decisionale nei momenti importanti e facendolo focalizzare su cose di scarsissima importanza(ad esempio la storia dello sciroppo di ciliege) invece che occuparsi di cose ben più importanti.Fino a che gli ufficiali subordinati dopo diverse indecisioni decidono di intervenire rilevandolo dal comando in occasione di una pericolosa tempesta che potrebbe far affondare il dragamine.Ma gli alti papaveri delle gerarchie militari non la pensano nello stesso modo e danno il via al processo contro che si è ammutinato.Un film bellico in cui di guerra non si vede praticamente nulla:la guerra che si combatte è quella sul vetusto dragamine Caine.I nemici non si vedono,di giapponesi nemmeno l'ombra(siamo nell'immediato dopo Pearl Harbour).Il film si concentra sulla funzione delle gerarchie,sull'ambiguità del potere del comando,sulla correttezza o meno di assumere il comando in presenza di segni di follia.E il processo che viene celebrato è un ulteriore testimonianza della logica militare e di quanto essa sia diversa da quella umana.Humphery Bogart cesella una parte da cattivo psicopatico senza eccedere in barocchismi e per questo risulta ancora più credibile.Da ricordare la compulsività con la quale Bogey fa roteare tra le dita le biglie di metallo che tira fuori dalle tasche della divisa.....
bravo
ok
parte da scrittore non propriamente cuor di leone
bravo
non si dimentica
regia corretta con un pizzico di troppo di retorica nel finale
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