Regia di Edward Dmytryk vedi scheda film
E' un buon film??? The dedication is simple: to the United States Navy. "Non si deve collaborare con un comandante perchè ci è simpatico ma perchè è il comandante" Cribbio! Siamo uomini o caporali? E' palesemente un film su commissione governativa e probabilmente un lavoro alimentare per Dmytryk. Uno spottone per l'arruolamento nella Marina. C'è il bel ufficialino, fresco fresco d'accademia, bel faccino ariano, biondo occhi azzurri, un principino delle fiabe, con la divisa lustrata, un indossatore preso in prestito dalle passerelle di moda, che ama la bambolona da night, però "tanto una figlia per bene" che piagnucola sognando l'abito bianco e una vita tutta famiglia. C'è lo scrittore vigliacco che non conosce l'azione degli uomini veri. In fondo scrive solo romanzi che vuoi che ne sappia. Una bella rivincita dei militari nei confronti di certo umanesimo pacifista. Finale con coppa di champagne versata in faccia. Non manca la solita scena processuale ma non siamo proprio dalle parti di "Orizzonti di gloria". Và. In fine c'è Humphrey Bogart, l'unico elemento per cui vale la pena vedere questo film. Un Bogart che interpretando un personaggio nevrotico e per niente eroico sfregia l'icona dell'uomo-che-non-deve-chiedere-mai per essere solo un attore. Una lezione d'umiltà che tanti attori eroici dei nostri giorni farebbero bene ad imparare. Penso ai Cruise ma anche agli Eastwood. Una cosa buona che dice il film è che l'autoritarismo nasconde dei problemi psicologici. Hitler e Stalin sono stati dichiarati schizofrenici. La strigliata finale dell'ufficiale avvocato difensore fuori dal processo non regge. Si capisce che è' stata messa a posta. Non si possono addebitare gli scompensi psicologici alla condotta degli altri ufficiali. O uno è paranoico o non lo è. E se è paranoico non è al pieno delle sue capacità. Ma come viene anticipato sui titoli di inizio: nella marina militare americana durante la guerra non si è mai avuto alcun caso di ammutinamento.
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