Regia di Duccio Tessari vedi scheda film
Per amore... per magia è un curioso lavoro che si situa con decisione al di fuori della produzione tipica del cinema italiano, sia di quei tempi che a venire. Le due componenti essenziali sono infatti fiaba e musical, entrambe mai attraversate a fondo dai registi nostrani e qui addirittura mescolate con ineccepibile gusto da Duccio Tessari, noto autore (e direttore) di spaghetti western... c'è davvero di che sbalordirsi, insomma. Ma non è neppure finita qui, perchè ad interpretare il ruolo del protagonista, cioè Aladino, viene chiamato un popolare cantante fino ad allora sperimentato soltanto in blandi musicarelli auto-promozionali: Gianni Morandi, che pure funziona - e funziona bene - come attore, impegnato di quando in quando anche in esibizioni canore. Questa rivisitazione 'pop' (per scene e costumi, opera di Dario Cecchi) della leggenda di Aladino e del genio della lampada conta inoltre sulla partecipazione, in parti più o meno importanti, di volti celebri come quelli di Mina, Misha Auer, Sandra Milo, Tony Renis, Paolo Poli, Rossano Brazzi. Avventura e sentimento, un montaggio scattante, scene coloratissime: difficile, se non impossibile, trovare un prodotto analogo nel panorama italiano; rimangono comunque evidenti difetti, a partire dalla poca consistenza della storia, che semplifica le vicende forse per rendere più scorrevole (facile a seguirsi, raggiungibile da un maggior pubblico) la narrazione. Soggetto di Ennio De Concini, sceneggiatura dello stesso, di Alberto Cavallone (futuro cineasta underground), Franco Migliacci (autore dei testi per Morandi) e del regista: un team quantomeno sorprendente. Un prodotto nel suo complesso interessante, ma troppo surreale per risultare sufficientemente credibile. 5,5/10.
Il giovane Aladino conquista l'amata Esmeralda grazie all'aiuto di un genio che vive dentro ad una lampada.
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