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Suburra - la serie

2017 Italia Drammatico Netflix Terminata
Guida episodi Cast
3 stagioni - 24 episodi
Fonte: JustWatch In streaming VEDI TUTTI (2)
52 voti
6 6
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Roma, il crimine e il potere, la politica e la Chiesa. L'intreccio letale di malaffare e finanza torna sotto i riflettori. Oggetto della disputa sono dei terreni sul litorale di Ostia, ma non è solo speculazione edilizia: la mafia ci ha messo gli occhi e punta a costruirvi un porto che dovrebbe essere la testa d'ariete per penetrare nella Capitale. E intanto tre giovani - accomunati da un cattivo rapporto con il padre e dalla propensione alla delinquenza - uniscono i loro destini nel tentativo di smarcarsi ed emergere.

Suburra, la serie - di cosa parla

Ambientata qualche anno prima del film Suburra (2015), Suburra - la serie ne riprende il plot e i personaggi (tra l'altro alcuni di loro interpretati dagli stessi attori, vedi alla voce Curiosità, più sotto), ampliando soprattutto le vicende di tre di loro: due di questi - Aureliano Adami e Spadino Anacleti - provengono da famiglie dedite al malaffare, mentre il terzo - Lele Marchilli (che invece non era nel film) è il figlio di un poliziotto che a insaputa del padre è dedito allo spaccio e ad altri giri loschi, prima di incontrare Aureliano e Spadino e finire in un giro molto più grosso.

Il cuore della vicenda è lo stesso del film: la battaglia tra gruppi di potere per la conquista di determinati terreni sul litorale di Ostia. A questi lotti - in parte proprietà della Chiesa, in parte proprietà degli Adami (la famiglia di Aureliano, che gestisce i traffici della zona di Ostia) - sono interessati tanto lo speculatore Sandro Monaschi, quanto le famiglie mafiose del sud, che operano su Roma attraverso la mediazione del noto faccendiere e criminale chiamato Samurai. Occorre da un lato garantire che la commissione del Vaticano che si occupa della vendita deliberi la vendita, dall'altro assicurarsi che la politica faccia il suo corso, deliberando l'accorpamento dei lotti e le necessarie autorizzazioni edilizie per i progetti.

Tra i due gruppi in concorrenza spietata si infila il terzetto assolutamente inedito rappresentato dai tre giovani - Aureliano, Spadino e Lele. Sfruttando una falla del sistema che intercettano abbastanza casualmente - le peccaminose debolezze di Monsignor Theodosio, che presiede la commissione vaticana - riescono a inserirsi nella contesa a modo loro: con il ricatto e le violenze. Nonostante le loro differenti provenienze - e nonostante le famiglie di Aureliano e di Spadino siano in lotta -i tre faranno squadra, mossi anche dai rispettivi moventi personali che convergono sulla loro voglia di uccidere (simbolicamente e non) i padri, per trovare una loro autonomia e una loro identità.

Alla fine sono proprio i loro tre percorsi personali, seppur strettamente intrecciati, a occupare la scena e Suburra, la serie, molto più del film e del romanzo, finisce soprattutto per raccontare il percorso di formazione perverso e malato di tre giovani uomini non ancora adulti all'interno di un mondo criminale.

I personaggi

Aureliano "numero Otto" Adami (Alessandro Borghi) è il figlio minore di Tullio, capo della banda criminale di Ostia, con il quale ha un rapporto altamente conflittuale ed è fratello di Livia, la figlia maggiore, che a tratti lo difende. Come nel film Suburra Aureliano è una testa calda, uno che ha grossi problemi con l'autorità altrui e con la disciplina necessaria a permettere che la banda paterna compia un salto di livello, dalla piccola criminalità e dal controllo del territorio ai grandi affari che coinvolgono politica e imprenditoria. Ha però anche un cuore tenero che tiene molto nascosto e che mostra in alcune occasioni.

Alberto "Spadino" Anacleti (Giacomo Ferrara) è il fratello minore di Manfredi Anacleti, capo della famiglia di gitani di etnia sinti. Anche lui, come Aureliano, è irrequieto e poco incline a sottostare agli ordini e alle regole della famiglia. Una irrequietezza resa ancor più complicata dalla sua omosessualità, tenuta nascosta e che mai potrebbe essere accettata nell'ambiente da cui proviene.

Gabriele "Lele" Marchilli (Eduardo Valdarnini) è il figlio di Franco, un agente di polizia, e la sua vita dovrebbe essere quella di un ragazzo per bene in grado di realizzare il sogno del genitore: vederlo laureato e funzionario di polizia. Invece è dedito a piccole attività di spaccio che lo porteranno malauguratamente in contatto con il mondo della criminalità più agguerrita.

Sara Monaschi (Claudia Gerini) è una donna in carriera, moglie dell'imprenditore Sandro e prima donna contabile al servizio del Vaticano. Il suo vero ruolo è in realtà quello di far sì che i lotti di terreno a Ostia, in parte proprietà della Chiesa, su cui tutti hanno messo gli occhi, vadano all'azienda del marito, costruttore. Per farlo asseconda (servendosi di Lele) i vizi oscuri di Monsignor Theodosio, a capo della commissione del Vaticano incaricata di occuparsi della vendita dei terreni, ma le cose prenderanno una brutta piega e si troverà a doversi misurare con il cartello mafioso i cui interessi sono rappresentati a Roma da Samurai.

Samurai (Francesco Acquaroli) è l'imperscrutabile figura che tesse le trame del potere criminale romano e che soprattutto agisce per conto della mafia nel tentativo di pilotare politica e finanza per assecondarle a fini altri. È il re di quello che la cronaca definì - con le parole di Carminati, sulla cui figura è ricalcata quella del Samurai - "il mondo di mezzo": il territorio dove si costruiscono appunto i legami tra il mondo basso della malavita più spietata e il presunto mondo alto dove si trovano le leve del potere. I suoi strumenti sono la corruzione e le minacce, che non esita a mandare a buon fine.

Amedeo Cinaglia (Filippo Nigro) è un politico di sinistra, eletto al Comune di Roma, che si è lasciato corrompere da Samurai per avidità di potere. Il suo compito - garantire che vengano rilasciati i permessi per i territori di Ostia necessari alla cordata rappresentata da Samurai - è reso più difficile dal fatto che il sindaco di Roma è dimissionario e che pertanto i tempi sono strettissimi.

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Il cast

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Commenti (2) vedi tutti

  • Non tutti i meccanismi girano perfettamente, ma tutto sommato una discreta serie con il merito di non annoiare mai.

    commento di silviodifede
  • Sollima approfondisce la tematica dei giovani che scelgono la via del crimine, la ricerca dell'auto affermazione, la lotta contro le proprie famiglie. Roma è solo uno sfondo, un brusio continuo di macchine e di maestosi palazzi che non ha Re. Ma solo amministratori scaltri che la vendono al miglior offerente.

    leggi la recensione completa di microd
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Guida agli episodi

  1. Prima stagione

    10 episodi Vedi tutto
  2. Seconda stagione

    8 episodi Vedi tutto
  3. Terza stagione

    6 episodi Vedi tutto

In streaming

Disponibile in streaming su Netflix a partire dal 6 ottobre 2017.

Recensioni

Recensioni

La recensione più votata è positiva

microd di microd
7 stelle

Un lavoro interessante, non noioso nè scontato. Consigliato, ma senza porsi enormi aspettative. Rispetto al film, la serie analizza con più calma e più approfondimenti le rispettive famiglie dei protagonisti, lasciando in secondo piano scontri sanguinolenti o blizt in stile gomorra. La criminalità romana è apparentemente calma e silente, meno chiassosa, non… leggi tutto

Tutte le recensioni

Produzione e ricezione

La serie Suburra, tratta dal romanzo omonimo di De Cataldo e prequel del film realizzato nel 2015, è la prima serie prodotta in Italia da Netflix, secondo una logica produttiva per la quale Netflix ha sempre cercato di sviluppare produzioni locali nei principali Paesi nei quali è arrivata (in Italia è presenta appunto dal 2015), avvalendosi in questo caso della partecipazione di Cattleya e di Rai Fiction. Presentata in Italia alla Mostra del Cinema di Venezia del 2017 - dove sono stati mostrati i primi due episodi - Suburra, la serie è disponibile in streaming per gli abbonati alla piattaforma Netflix a partire dal 6 ottobre 2017.

La regia dei dieci episodi della prima stagione è affidata a tre collaudati registi italiani: Michele Placido (ep. 1-2), Andrea Molaioli (ep. 3-6) e Giuseppe Capotondi (ep. 7-10).

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Le stagioni

Stagione 1

Presentata in Italia alla Mostra del Cinema di Venezia del 2017 - dove sono stati mostrati i primi due episodi - Suburra, la serie è disponibile in streaming per gli abbonati alla piattaforma Netflix a partire dal 6 ottobre 2017.

La regia dei dieci episodi della prima stagione è affidata a tre collaudati registi italiani: Michele Placido (ep. 1-2), Andrea Molaioli (ep. 3-6) e Giuseppe Capotondi (ep. 7-10).

La durata degli episodi è compresa tra i 48 e i 60 minuti. Sono tutti caratterizzati da un espediente narrativo: all'inizio viene mostrato un frammento di una scena che anticipa, lasciandolo in sospeso, quanto verrà poi mostrato nel finale dell'episodio stesso.

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Vedi tutti i 10 episodi

Stagione 3

La terza e ultima stagione della serie televisiva Suburra - La serie, composta di 6 episodi da 43 minuti ciascuno, è stata interamente pubblicata in streaming su Netflix il 30 ottobre 2020, in tutti i paesi in cui era disponibile.

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