1914. L'Italia sta per entrare in guerra. Una comune di nordeuropei ha trovato sull'isola di Capri il luogo ideale per la propria ricerca nella vita e nell'arte. Ma l'isola ha una sua propria e forte identità, che si incarna in una ragazza, una pastorella il cui nome è Lucia. L'incontro tra Lucia e la comune guidata da Seybu e il giovane medico del paese animerà i giorni di un'isola unica al mondo: una montagna dolomitica precipitata nelle acque del Mediterraneo che all'inizio del Novecento attraeva come un magnete chiunque fosse spinto da ideali di libertà e di progresso, come i russi che Maxsim Gorkij, esule a Capri, preparava alla rivoluzione.
Un film che vorrebbe essere contro la guerra, il consumismo, il capitalismo, lo sfruttamento visto attraverso il percorso di formazione di una pastorella che alla fine realizza se stessa emigrando verso l'America che di tutto questo è l'epicentro. E ho detto tutto.
I movimenti di macchina di Martone si muovono a ventaglio sulle bellezze di Capri, cingendo in un solo colpo il suo dorato isolazionismo e la storia che si compie poco lontano. Collettivismo civico o individualismo creativo, queste sono le trame filosofiche che fecero dell'isola centro di riflessione dialettica tra diversi modi di stare al mondo.
Capri Revolution è un film che parte con buone premesse. L’atavica dicotomia tra materia e spirito, perpetuata ed accesa nel corso della storia e degli eventi, ma che diviene un film manieristico, troppo superficiale e poco curato nei dettagli, che potrebbe tranquillamente essere diviso in 4 puntate e trasmesso a mo’ di fiction.
Martone è sempre un regista da seguire e, anche se "Capri revolution" non eguaglia il fascino de "L'amore molesto" o "Il giovane favoloso", non merita l'atteggiamento di sufficienza con cui è stato accolto dalla critica alla prsentazione al festival di Venezia. Il film continua la serie di ritratti femminili che sono sempre di grande spicco nel cinema di Martone grazie alla figura… leggi tutto
La genesi del film sta' nella tela "Non uccidere"
visionata da M. Martone e dalla moglie Ippolita di Maio, alla Certosa di San Giacomo. Ne scaturisce un approfondimento sulla biografia ed opera del pittore tedesco ottocentesco Karl Wilhelm Diefenbach, attivo proprio a Capri agli inizi del Novecento e qui fondatore di una "comune" nella quale si praticava una vita in armonia con la natura,… leggi tutto
Capri Revolution è un film che parte con buone premesse. L’atavica dicotomia tra materia e spirito, perpetuata ed accesa nel corso della storia e degli eventi, che passa da visioni naturalistiche e ascetiche per un uomo in intima simbiosi con la natura, sino al materialismo e agli ideali di progresso per la collettività nella storia. Questo incontro-scontro concentrato e… leggi tutto
La genesi del film sta' nella tela "Non uccidere"
visionata da M. Martone e dalla moglie Ippolita di Maio, alla Certosa di San Giacomo. Ne scaturisce un approfondimento sulla biografia ed opera del pittore tedesco ottocentesco Karl Wilhelm Diefenbach, attivo proprio a Capri agli inizi del Novecento e qui fondatore di una "comune" nella quale si praticava una vita in armonia con la natura,…
Ho sempre associato le comuni alla cultura hippie degli anni '60, pur riconoscendone l'eredità concettuale nei moderni villaggi eco-sostenibili e nell'intuizione del co-housing, fenomeni che stanno attualizzando il messaggio, ormai sbiadito, di quel periodo di epocali cambiamenti. Non sapevo, invece, che il concetto fosse così radicato nel passato e che molti tentativi…
1914. Una pastorella di Capri si trova sentimentalmente divisa fra un giovane dottore dalle idee politiche molto forti e un pittore straniero nudista che ha fondato la sua comunità hippy ante litteram sull’isola.
“Mammà, perdunateme: io ho bisogno di essere libera”. Sembra uno scherzo, invece il finale di due ore gravide di retorica e grondanti patetico, fra…
Lo scorso 19 febbraio, durante la tradizionale conferenza stampa di rito in cui sono intervenuti Piera Detassis (presidente e direttore artistico della… segue
Ecco i Film visti a Dicembre 2018, ordinati per anno di uscita.
Serie TV concluse:
- 1a Sick Note;
- 2a Sick Note;
- 1a A Very English Scandal;
- 1a The Crown.
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Commenti (8) vedi tutti
Imbarazzante...
commento di ndsFatareligione contro scienza e guerra...? CAPRA revolution probabilmente direbbe sgarbi. 5
commento di BradyPuro estetismo autocompiaciuto. Una noia pazzesca. Insopportabili i dialoghi con i sottotitoli.
commento di paoscaVecchissio, noiosissimo. Assurdo sia stato in un festival
commento di TankerUn film che vorrebbe essere contro la guerra, il consumismo, il capitalismo, lo sfruttamento visto attraverso il percorso di formazione di una pastorella che alla fine realizza se stessa emigrando verso l'America che di tutto questo è l'epicentro. E ho detto tutto.
commento di bombo1I movimenti di macchina di Martone si muovono a ventaglio sulle bellezze di Capri, cingendo in un solo colpo il suo dorato isolazionismo e la storia che si compie poco lontano. Collettivismo civico o individualismo creativo, queste sono le trame filosofiche che fecero dell'isola centro di riflessione dialettica tra diversi modi di stare al mondo.
commento di Peppe ComuneL'uomo non viene al mondo per migliorarsi, ma per diventare se stesso.
leggi la recensione completa di champagne1Capri Revolution è un film che parte con buone premesse. L’atavica dicotomia tra materia e spirito, perpetuata ed accesa nel corso della storia e degli eventi, ma che diviene un film manieristico, troppo superficiale e poco curato nei dettagli, che potrebbe tranquillamente essere diviso in 4 puntate e trasmesso a mo’ di fiction.
leggi la recensione completa di Bogey1976