Regia di Damiano Damiani vedi scheda film
E' un lavoro un po' confusionario, che non definisce mai completamente le sue intenzioni e lascia un velo di ambiguità forse involontaria sui suoi personaggi: non si comprende fino a che punto il protagonista Sergio viri alla follia, cosa che può dirsi anche del personaggio di Volontè, ma soprattutto non si definisce mai del tutto il ruolo di Aura. A parte questo non è un brutto film, con un bianco e nero spettrale che rafforza l'andamento delirante della storia; un racconto di paura, ma non troppa, con tracce di sensualità, ma non troppa, ed un profilo psicologico approfondito, ma non troppo.
Un uomo accetta di fare da bibliotecario nella villa di un'anziana e strana signora. Girovagando per l'enorme palazzo conosce la giovane e piacente figlia di lei, che tenta di sedurlo, ed il precedente bibliotecario, un uomo ai confini della follia. Ingaggia con questo un duello ed accidentalmente lo uccide; ne prende il posto, ma ben presto finisce per impazzire anche lui...
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