Regia di Marino Girolami vedi scheda film
Scorribande romane di due amici vitelloni, Gino e Claudio, fidanzati eppure inclini al pappagallismo con le turiste. Quando cominciano a flirtare con due ragazze americane, le loro fidanzate scoprono tutto e decidono di vendicarsi a modo loro.
Negli anni Cinquanta Claudio Villa frequentava spesso il cinema, nonostante il suo primo mestiere rimanesse quello di cantante; Marino Girolami fu uno dei suoi registi di riferimento e Quanto sei bella Roma è la terzultima collaborazione fra i due, prima di Un canto nel deserto (1960) e Granada, addio! (1967). La falsariga di tutte queste pellicole è semplice, poco omogenea, ma efficace e naturalmente viene rispettata anche nel presente film; una vicenda sentimentale di fondo, qualche elemento comico a sdrammatizzare di tanto in tanto, spazio per alcune esibizioni canore non giustificabili sul piano logico narrativo, toni sempre leggerissimi, lieto fine assicurato. Il maschilismo neppure troppo latente della storia è tanto superficiale quanto inoffensivo, inequivocabile segno dei tempi in cui l'opera è stata prodotta. Il reparto comico qui annovera Carlo Delle Piane e Raffaele Pisu, mentre in altri ruoli più o meno importanti troviamo Enio Girolami, Lorella De Luca, Maria Fiore, Alberto Sorrentino e Juan Calvo; la sceneggiatura porta le firme del regista, di Giorgio Simonelli e di Gianfranco Parolini. Quanto sei bella Roma è anche il titolo di una canzone, che ovviamente Villa canta, sia sui titoli di testa che durante il film; va in ogni caso rilevato che il Reuccio, interprete magistrale dal punto di vista canoro, come attore è una frana: qui cerca di limitare i danni il doppiaggio, affidato a Pino Locchi. 2,5/10.
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