Regia di Billy Wilder vedi scheda film
Non è tra i capolavori di Wilder, ma è comunque un bel film. Si potrebbe definire una pellicola romantica, con diverse concessioni all'umorismo lieve e all'ironia. E poi il romanticismo di registi come Wilder e Lubitsch non è mai zuccheroso, ma piacevolmente dolce (non so se mi spiego). Forse qua e là c'è qualche passo un po' stiracchiato, ma l'insieme sicuramente funziona. E' anche vero che tra Audrey Hepburn (deliziosa) e Gary Cooper c'è una consistente differenza d'età, ma la cosa in fin dei conti non pesa affatto. I due attori, infatti, danno del loro meglio. Trovo anche che i loro personaggi siano ben definiti, e pure presi nella loro verità di nuovo con l'amabile ironia di Wilder. Cooper è un perfetto dongiovanni, e la Hepburn è una perfetta ragazza innamorata. Maurice Chevalier è come al solito simpatico e ironico, com'è il suo inglese per chi ha visto la versione originale. Secondo me lui è un attore che ha dato del suo meglio in vecchiaia (ricordo "Gigi" con Leslie Caron e "Vorrei non essere ricca" con Sandra Dee). Da riscoprire, perché mi pare che sia caduto un po' nel dimenticatoio.
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Billy Wilder non ha sbagliato nessun film
Proprio vero, uno dei migliori registi di sempre. Dichiarò di aver cominciato a dirigere solo perché gli altri registi gli modificavano le sceneggiature che lui scriveva, cosa che lo faceva comprensibilmente arrabbiare.
Si grande scrittore, sono fiero di aver scritto due recensioni sul sito di Cosa è successo tra mio padre e tua madre e Arianna, il mio modesto contribuito su quello che alcuni chiamano il Dio del cinema, non a torto.
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