Regia di Billy Wilder vedi scheda film
Voto 9. Scoppiettante commedia romantica dal ritmo incalzante, senza un momento di pausa. Una giovane violoncellista parigina, che vive con il padre detective privato (Maurice Chevalier), ricorre a tutta l'astuzia di cui è capace per irretire un dongiovanni incallito e fascinoso, interpretato da Gary Cooper. Commedia degli equivoci, con quel tocco di femminismo ante litteram, cui Wilder ci ha abituati. I dialoghi e le ambientazioni sono impeccabili. Billy Wilder, capace di capolavori in tutti i generi cinematografici, fa centro anche in questo caso, in maniera ancor più sofisticata rispetto al più celebre "Uno, due, tre". John Mcgyver, qui molto giovane, interpreterà il maniaco religioso in "Un uomo da marciapiede" di Schlesinger (1968). Su Maurice Chevalier, va detto che, nella versione originale, il suo accento francese è un autentico spasso, insieme al suo sorriso, le sue maniere desuete ed eleganti, la sua classe ineguagliabile. Audrey Hepburn non rientra tra le mie attrici preferite, ma qui è riuscita a convincermi in pieno. Infine, la colonna sonora: "Fascination" come filo conduttore e un'esilarante orchestrina tzigana. Una trovata splendida!
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