Trama
Regina di Francia a 16 anni e vedova a soli 18, Maria Stuart non cede alle pressioni di chi vorrebbe per lei un nuovo matrimonio e torna in Scozia, sua terra natale, per rivendicare il diritto legittimo al trono. Scozia e Inghilterra, però, sono sotto il dominio della potente Elisabetta I. Le due giovani regine si osservano, ognuna con un misto di timore e di ammirazione nei confronti della "sorella". Rivali in politica e in amore, e reggenti in un mondo dominato dagli uomini, le due donne dovranno decidere come giocarsi la partita che contrappone matrimonio e indipendenza. Fermamente decisa a governare e non a essere una semplice figura di rappresentanza, Maria rivendica per sé il trono d'Inghilterra, minacciando la sovranità di Elisabetta. Tradimenti, ribellioni e cospirazioni scuotono entrambe le corti, mettendo a repentaglio i troni e cambiando il corso della storia.
Approfondimento
MARIA REGINA DI SCOZIA: L'INCONTRO-SCONTRO TRA DUE DONNE DI POTERE
Diretto da Josie Rourke e sceneggiato da Beau Willimon, Maria Regina di Scozia racconta la turbolenta vita di Maria Stuarda. Nata cattolica in tempi di grande fermento religioso, sin dalla tenerissima età Maria è spedita nella Francia cattolica per essere protetta. A 15 anni, Maria sposa l'erede al trono di Francia. Divenuta Regina di Francia a 16 anni, a 18 rimane vedova, ma respinge ogni proposta di matrimonio e sceglie di tornare nella natia Scozia, per reclamare il trono che le spetta.
In assenza di Maria, i Protestanti hanno preso il controllo della Scozia, e il fratellastro Moray ha governato al suo posto. Il potente John Knox è alla guida del fronte protestante in Scozia ed è convinto che una donna alla guida di una monarchia sia un reato contro natura e contro la volontà di Dio. Mentre in Inghilterra, la cugina di Maria, la Regina Elisabetta affronta la pressione di doversi sposare e dare vita a un erede, in Scozia Maria affronta cospirazioni, rivolte civili e un gruppo di donne che mette sotto costante cattiva luce la sua condotta sessuale. Maria ha, inoltre, dalla nascita pretese sul trono di Elisabetta.
Le due Regine vivono una fascinazione reciproca: solo loro possono capire cosa significhi essere donne e guida della propria politica. Maria offre amicizia e un accordo che definisca ruoli e zone ma la sanguinolenta e intensa politica delle loro corti non fa che allontanarle. Maria, sfidando i suoi consiglieri e la volontà del regno inglese di vederla sposata, diventa madre di Giacomo I, erede per entrambi i regni. Dopo la sua nascita, si ricreano le condizioni di un'alleanza pacifica, ma i nemici di Maria sono ormai troppi ed Elisabetta è turbata dalla crudeltà e violenza della corte che circonda Maria. Le due donne prendono scelte molto diverse su matrimonio, maternità e autorità politica. Per queste posizioni entrambe rimarranno figure immortali nella storia.
Con la direzione della fotografia di John Mathieson, le scenografie di James Merifield, i costumi di Alexandra Byrne e le musiche di Max Richter, Maria Regina di Scozia si basa sul pionieristico libro Regina di Scozia: La vera vita di Maria Stuarda di John Guy, che ha rivelato nuove prove sulle vite di Maria ed Elisabetta, e propone un immaginario incontro tra le due Regine. L'obiettivo dell'opera è quello di liberare la figura di Maria da preconcetti che la dipingono come una monarca debole o sessualmente promiscua. Descrive inoltre i conflitti e le ribellioni di Maria nei confronti di una corte di uomini che non ha mai cessato di tramare alle sua spalle per farla cadere, svelando anche gli elementi più intimi del suo rapporto con la cugina, la Regina Elisabetta I: due donne toccate da un privilegio unico che le ha costrette a cimentarsi in una sfida unica per ottenere il potere massimo, fra sacrifici contrastanti e duri prezzi da pagare, in un universo composto da soli uomini.
Spiegano i produttori Tim Bevan ed Eric Fellner (gli stessi di Elizabeth e Elizabeth. The Golden Age): "L'obiettivo era di realizzare un film su due donne che affermano la propria autorità in un mondo dominato dagli uomini, imparando a proprie spese la gestione del potere e rischiando di essere anche manovrate dalle persone che le circondano. Ci è sembrato incredibilmente attuale sul tema della parità di genere e di tutte le questioni che riempiono quotidianamente i mezzi di comunicazione. Queste sono donne che lottano con forza per il potere, per la politica, per l'amore, per tutte le cose con cui continuano a lottare ogni giorno".
Il cast
A dirigere Maria Regina di Scozia è Josie Rourke, regista e sceneggiatrice inglese. Nata nel 1976 a Salford, è al suo debutto come regista teatrale ma ha alle spalle una lunga carriera in teatro. Direttrice Artistica della Donmar Warehouse, ha visto le sue produzioni allestite a Broadway e i suoi spettacoli sono… Vedi tutto
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Commenti (7) vedi tutti
Valido ed interessante. Elisabetta sembra una bambina... al confronto di com'era tratteggiata... Neri fra le fila inglesi... vabbè... fantastoria. 7
commento di BradyImpossibile che a quell'epoca ci potessero essere fra i nobili degli africani. Ridicolizzare la storia solo per il politicamente corretto è un'offesa all'intelligenza e al buon senso. Per non parlare della propaganda omosessuale. Mi stupisco dei voti della critica.
commento di gruvierazNoia a go go
commento di arcarsenal79I sontuosi costumi e le intense interpretazioni delle due attici protagoniste sono i punti di forza di un film che appare un po' troppo concentrato sullo sfoggio dell'estetica piuttosto che sulla sostanza, riproponendo una storia già vista senza aggiungere nulla di nuovo.
commento di Fanny SallyCome osate toccare la regina senza il suo permesso?
leggi la recensione completa di ManuelaZarattiniUn polpettone troppo lungo, sovente noioso ed a tratti irritante, zeppo di incongruenze storiche e di proclami sociali sull'attualità, ma povero di originalità e di profondità. Si salvano costumi, scenografie ed, in parte, le protagoniste.
leggi la recensione completa di port crosLa regista Rourke punta molto sulla spettacolarità, sulla parvenza più che sulla sostanza e soprattutto non mi ha mai suscitato un sussulto o un’emozione. Nel complesso gli si può dare la sufficienza, ma è difficile andare oltre e il merito è tutto per la presenza magica della bravissima Saoirse Ronan.
leggi la recensione completa di michemar