Regia di Ermanno Olmi vedi scheda film
L'idea di Olmi può essere anche quella, onorevole e tutt'altro che scontata, di mettere in scena una parabola sulla degenerazione del potere, sull'incapacità umana di rapportarsi caritatevolmente al prossimo ed in definitiva sulla mistificazione da parte dell'uomo del messaggio cristiano; purtroppo però la scelta di prolungare ad oltranza la pellicola fino a raggiungere le tre ore di durata finisce per gambizzare l'attenzione dello spettatore. Pochi anni dopo L'albero degli zoccoli, il regista bergamasco ritenta l'impresa mastodontica, ma questa volta la narrazione si fa più scialba, meno incisiva e certo la recitazione 'verista' dei protagonisti, come da tradizione per Olmi, non aiuta granchè; anzi a più riprese viene naturale ripensare all'Armata Brancaleone ed ai suoi folli componenti. Qui la comicità non c'entra nulla, ma un sottilissimo gusto per il grottesco viene ad ogni modo speso per raccontarci le vicende di questi personaggi scalcinati e sfortunati, quand'anche buoni, comunque non particolarmente simpatici. 5,5/10.
Seguendo la scia di una cometa e la favoletta dei re magi, una sgangherata combriccola si mette in marcia per portare doni al nuovo messia.
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