Partendo da una rappresentazione popolare dei Re Magi, si sviluppa una nuova narrazione del viaggio dei tre personaggi verso il luogo dove si trova il neonato Salvatore, della consegna dei doni e dell'insidia che viene dal "potere" degli uomini. Non è tra i più riusciti film di Olmi, anche se il suo messaggio per una fede non assoggettata alle gerarchie terrestri è senza equivoci.
Riscrittura smitizzante e razionalistica della storia dei Magi: dopo aver visto una cometa sfrecciare nel cielo e averla interpretata come l’annuncio del nuovo re del mondo, gli abitanti di un villaggio situato in una zona imprecisata del Medio Oriente (dove comunque si pratica la religione ebraica, dato l’uso dei libri biblici) si mettono in cammino verso il luogo della sua presunta… leggi tutto
Inizia mostrando la finzione scenica: una sgangherata banda di attori toscani indossa costumi malandati e mette in scena il viaggio dei Magi. Ma, proprio in quanto "sgangherata", questa rappresentazione appare scevra da qualsiasi elemento mistico, che fa risultare la storia reinterpretata da un lato come viaggio di esseri umani carichi di tutto il loro vissuto, dall'altro come assurda… leggi tutto
L'idea di Olmi può essere anche quella, onorevole e tutt'altro che scontata, di mettere in scena una parabola sulla degenerazione del potere, sull'incapacità umana di rapportarsi caritatevolmente al prossimo ed in definitiva sulla mistificazione da parte dell'uomo del messaggio cristiano; purtroppo però la scelta di prolungare ad oltranza la pellicola fino a raggiungere le… leggi tutto
Inizia mostrando la finzione scenica: una sgangherata banda di attori toscani indossa costumi malandati e mette in scena il viaggio dei Magi. Ma, proprio in quanto "sgangherata", questa rappresentazione appare scevra da qualsiasi elemento mistico, che fa risultare la storia reinterpretata da un lato come viaggio di esseri umani carichi di tutto il loro vissuto, dall'altro come assurda…
Riscrittura smitizzante e razionalistica della storia dei Magi: dopo aver visto una cometa sfrecciare nel cielo e averla interpretata come l’annuncio del nuovo re del mondo, gli abitanti di un villaggio situato in una zona imprecisata del Medio Oriente (dove comunque si pratica la religione ebraica, dato l’uso dei libri biblici) si mettono in cammino verso il luogo della sua presunta…
L'idea di Olmi può essere anche quella, onorevole e tutt'altro che scontata, di mettere in scena una parabola sulla degenerazione del potere, sull'incapacità umana di rapportarsi caritatevolmente al prossimo ed in definitiva sulla mistificazione da parte dell'uomo del messaggio cristiano; purtroppo però la scelta di prolungare ad oltranza la pellicola fino a raggiungere le…
Assolutamente da rivalutare questa "fantastoria sacra" (Kezich), di critica del tradimento degli intellettuali di fronte alla verità. Un film d'ispirazione tarkovskiana, lunghissimo (175 minuti), spiazzante all'inizio, ma sempre più coinvolgente man mano che il cammino procede. Un'opera di un cristianesimo di base, la cui religiosità plebea insita nel film - per cui questi popolani si…
Ambientazione toscana, si svolge nella campgna di Volterra e linguaggio toscano stretto ed anche divertente, che coglie certe esprerssioni tipiche. Con questi mezi affrotna il racconto popolare, con cui molto spesso nella camapgne viene fatto rivevere in maniera naif la storia religiosa.Un discorso scoperto, che arriva a contestare certe direttive della chiesa in pieno.
Un film fatto quasi…
Tra le più Tarkovkjiane opere del regista bergamasco, un grande film di rigore morale compatto e splendidamente fotografato.
Una potenza biblica senza pari ma senza insistere con la retorica lo percorre insieme ad un linguaggio aulico d'estrazione contadina.
voto: 9
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