Regia di Saul Dibb vedi scheda film
Non certo il migliore dei film sulla Prima Guerra Mondiale, molto simile nella trama al "nostro" "Torneranno i prati" di Olmi che però aveva un respiro ed un lirismo di ben altra levatura
Anche se fedele nel descrivere l'assurdità della guerra (ancor più la Prima Guerra Mondiale che fu un autentico genocidio di giovani soldati mandati allo sbaraglio), il film di Saul Dibb si dimostra troppo freddo e didascalico, vuoi perchè "compresso" in un ambientazione claustrofobica (quella di una trincea sul fronte occidentale francese) vuoi perchè tutto sembra già scritto dall'inizio, quando il giovane ed inesperto sottotenente Raleigh viene mandato al fronte senza aver mai affrontato un solo giorno di guerra, fiero di essere assegnato alla compagnia del capitano con cui è già in precedenti rapporti di amicizia. La crudezza della guerra, dopo una prima parte di ambientamento e familiarizzazione con gli altri ufficiali, si mostrerà ben presto in tutta la sua crudezza. Un film per certi versi molto simile (almeno come ambientazione) al "Torneranno i prati" di Olmi che aveva però un respiro di tutt'altra levatura,mentre qui il tutto sembra fin troppo compresso su una cruda cronaca di un'inevitabile carneficina.
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