Regia di Teemu Nikki vedi scheda film
Arriva da un paese che non ti aspetti, uno dei film più nichilisti e disperati degli ultimi anni. Cinematograficamente, la Finlandia appoggia quasi tutto il suo appeal sulle strampalate, adorabili, pellicole di Kaurismaki, ma il film di Nikki ci porta in territori oscuri, in un "revenge movie" senza un barlume di neve, fra l'altro. Anzi, sono i boschi e i campi fioriti, a coronare il racconto che vede protagonista un uomo di mezza età, Veijo, solitario, misogino e animalista radicale. Ma anche meccanico e, soprattutto, praticante di eutanasie clandestine per animali sofferenti, cosa che è lui a decidere. Da qui s'apre una storia minima, dove il suo presente si mischia con il suo passato, con il padre morente, con un dolore che si porta dentro come un macigno, e con una gang di sbandati che per una serie di situazioni finiranno per portarlo a diventare un vero e proprio killer. Film, a suo modo, strampalato, sorretto dalla bella recitazione di Matti Onnismaa, capace di tratteggiare un personaggio ai limiti ma carismatico, mentre attorno a lui c'è solo desolazione, violenza e morte. "Euthanizer" potrebbe essere il "Dogman" finlandese, anche se il film di Garrone è diverso e decisamente più riuscito. Ma l'atmosfera che si respira è quella, la violenza si muove in ogni luogo, anche nel barlume d'amore che gli regala un'infermiera. Pellicola non del tutto riuscita, che lascia un certo disagio a visione completata. La Finlandia è sempre più una terra misteriosa.
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