Regia di Ivan Silvestrini vedi scheda film
Sebbene in Italia ormai non si bocci quasi più, c’è ancora un istituto nel quale gli studenti sono dei casi disperati e faticano ad arrivare alla promozione: il Ministro dell’Istruzione decide di formare un corpo insegnanti composto dai peggiori prof della nazione per andare incontro alle possibilità di quei ragazzi.
Un film tratto da un altro film (Les profs, 2013, diretto da Pierre-François Martin-Laval) tratto a sua volta da un fumetto, con l’obiettivo di partenza rimasto comunque intatto – e cioè farsi beffe della decadenza del sistema scolastico contemporaneo. Nonostante le valide premesse della storia e l’indubbia buona volontà degli autori, molto presto Arrivano i prof precipita però in un limbo di paratelevisivo e di commediola per famiglie talmente inoffensiva e sonnolenta da vanificare qualsiasi sforzo di scrittura, di recitazione e di regia. Per Ivan Silvestrini è la quarta firma per il grande schermo e ha evidentemente a disposizione discreti mezzi e un cast nel quale non mancano i volti di richiamo come quelli di Claudio Bisio, Maria Di Biase, Lino Guanciale (tutti di chiara estrazione televisiva), del rapper Rocco Hunt e del ritrovato Maurizio Nichetti in una parte scrittagli sostanzialmente addosso (con omaggio alle sue comiche in stile muto), probabilmente la cosa migliore di tutto il lavoro. La sceneggiatura è firmata da Michele Abatantuono e Giorgio Glaviano con la collaborazione di Serena Patrignanelli; Rocco Hunt canta – durante il film e sui titoli di coda – un pezzo inedito dallo stesso titolo del film: effettivamente non una perla. 3/10.
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