Regia di Ivan Silvestrini vedi scheda film
La scuola superiore Manzoni ha la maggior percentuale di bocciati agli esami di maturità tra tutti gli istituti italiani e pertanto rischia la chiusura. Per insegnare nella stessa, l'algoritmo di un computer ministeriale seleziona i peggiori professori d'Italia; strampalati, maneschi, esagerati, diseducativi. Il provveditore concede a costoro la massima libertà d'azione, nonostante la disperazione del preside, e nonostante a scuola si faccia tutto tranne ciò che si dovrebbe. Man mano che ci si addentra nella narrazione, scopriamo che dietro tutta la vicenda c'è la mano del provveditore, che vorrebbe la chiusura della scuola - che avverrà se non vi sarà almeno la metà dei promossi tra gli ammessi agli esami - per conseguire un vantaggio economico. Scoperte le trame del dirigente, i professori s'impegnano per sventarne i piani. Una commediola semplice, priva di pretese e senza attinenza con la realtà. Il filo conduttore è unito da una sequenza di scenette e situazioni comiche e divertenti, seppur non manchino un paio di momenti in cui, per bocca dei suoi attori, il regista tenti di stimolare una riflessione sui valori che una buona scuola dovrebbe trasmettere e sulle prospettive future dei neodiplomati d'oggi. L'humour del regista è molto semplice; non è ironico, non è graffiante, non è volgare, ma non è neppure troppo "profondo". Tenta di coinvolgere il pubblico mostrando personaggi verosimili - gli studenti, ragazzi molto affabili - alle prese con personaggi inverosimili - i professori, rappresentati come "tipi" assai esagerati. I giovani si trovano a subire gli adulti; a doverne comprendere caratteri e sentimenti e infine giovarsi dei valori positivi che in fondo essi hanno e riescono a trasmettere ai discenti. Un po' svogliati gli attori che interpretano i professori, con l'eccezione di Claudio Bisio. Inoltre, è bello rivedere Maurizio Nichetti; nulla di eccezionale i ragazzi. Simpatica l'ambientazione, una scuola poco realisticamente pulita e colorata. Le tonalità vivaci sono presenti in tutto il film, e trasmettono allegria e spensieratezza. Una commedia simpatica, con una buona idea alla base, sviluppata in maniera un po' troppo superficiale, poco coinvolgente, ma neanche sgradevole.
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