Regia di Ivan Silvestrini vedi scheda film
La regia svolge il proprio compitino, ma invece di pensare ai pieni voti si limita a sognare la campanella della ricreazione. E si rischia di andare a Settembre...
Commedia dal contenuto gustoso, se non altro in termini di potenzialità (come dirò dopo), eretta su una sceneggiatura dal furbesco ammiccamento alla gioventù trasversale, nel senso di abbracciare più generazioni senza focalizzarsi eccessivamente sul contemporaneo nonostante il contesto. Questo rende la visione adatti a tutti, con momenti diverertenti e situazioni comiche piacevoli, senza però osare come il soggetto avrebbe permesso di fare. In questo è rilevabile il maggior difetto di questo film, quello di una regia che "ha delle potenzialità, ma non si impegna" detto in termini scolastici. Si poteva orchestrare una commedia demenziale in salsa italiana o una moderna comedy school alla mediterranea, percorrendo vie meno consuete e più coraggiose, ma invece si sceglie il taglio "classico", sfruttando poco le potenzialità dei soggetti protagonisti, così anche gli attori alla lunga appaiono poco coinvolti. Una valida alternativa alle noiose serate da palinsesto televisivo, ma niente di più. Ricreativo.
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