Regia di Adam MacDonald vedi scheda film
Più che un horror una fiaba nera che racconta di malesseri esistenziali dei giovani di oggi e di rapporti famigliari maldestramente conlittuali.
Più di un horror è una fiaba nera che racconta di difficoltà di rapporti tra genitori e figli, di superamento di un lutto, di come evocare qualcosa o qualcuno pur di superare artificiosamente le difficoltà che la vita, sempre, ci impone (in questo caso il rapporto conflittuale mamma figlia). La meticolosa e attenta regia racconta futto ciò prendendosi i suoi (eterei ma giusti) tempi, non ha fretta di mostrare nè di "saltare sulla sedia". Si crea una piccola tensione che viene alimentata con suoni, stati d'animo, e con le atmosfere di disagio esistenziale della ragazza. In questo senso è favolosa e ingrigante Nicole Munoz, colonna portante del film, Leah è realmente interpretata intensamente. Il film ricalca la costruzione di una altra opera assai interessante: "The monster" di Brian Bertino dove ad una prima parte di presentazione dei personaggi e del loro conflitto segue una parte sicuramente più evocativa, espressivamente e metaforicamente più potente di "Pyewacket". Il regista McDonald però qui si dimostra invece profondo conoscitore di foreste e atmosfere selvagge e claustrofobiche confermando il valido "BackCountry".
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