Una giovane frustrata ricorre a un rituale dell'occultismo con lo scopo di uccidere sua madre. Finisce però con il risvegliare qualcosa di sinistro nel vicino bosco.
Secondo (riuscito) lavoro del canadese Adam MacDonald, cineasta che qui affronta con certa presa di posizione la discutibile tendenza giovanile, spesso intrapresa per noia, verso l'occulto. Apprezzabile il duplice piano di lettura, con cui il film si chiude.
Piccole streghe crescono. A giocar col demonio, si sa, si rischia di fare sempre il suo gioco e non sempre le donne ne sanno una in più del diavolo. Involuzione teen-horror per l'autore di Black Country: una casa nel bosco, una storia senza costrutto, un finale senza finale. Vade retro...
Leah (Nicole Muñoz) è un'adolescente turbata dalla contrastata condizione esistenziale: vive con una madre depressa (Laurie Holden) perché rimasta vedova in giovane età. Proprio per cercare di lasciarsi alle spalle il ricordo doloroso della malattia che ha condotto alla morte il marito, la donna decide di trasferirsi e abbandonare la casa di… leggi tutto
Spesso e volentieri, se il film d’esordio è un capolavoro è difficile mantenere tale caratura anche con il secondo film. L’eccezione si chiama Adam MacDonald, regista canadese, classe ’77, colpevole del miglior animal attack movie degli ultimi dieci o vent’anni, Backcountry (2014) – eco-vengeance è un termine che rifiuto. Immediatamente dopo la… leggi tutto
Spesso e volentieri, se il film d’esordio è un capolavoro è difficile mantenere tale caratura anche con il secondo film. L’eccezione si chiama Adam MacDonald, regista canadese, classe ’77, colpevole del miglior animal attack movie degli ultimi dieci o vent’anni, Backcountry (2014) – eco-vengeance è un termine che rifiuto. Immediatamente dopo la…
Leah (Nicole Muñoz) è un'adolescente turbata dalla contrastata condizione esistenziale: vive con una madre depressa (Laurie Holden) perché rimasta vedova in giovane età. Proprio per cercare di lasciarsi alle spalle il ricordo doloroso della malattia che ha condotto alla morte il marito, la donna decide di trasferirsi e abbandonare la casa di…
Più di un horror è una fiaba nera che racconta di difficoltà di rapporti tra genitori e figli, di superamento di un lutto, di come evocare qualcosa o qualcuno pur di superare artificiosamente le difficoltà che la vita, sempre, ci impone (in questo caso il rapporto conflittuale mamma figlia). La meticolosa e attenta regia racconta futto ciò prendendosi i suoi…
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Commenti (3) vedi tutti
Secondo (riuscito) lavoro del canadese Adam MacDonald, cineasta che qui affronta con certa presa di posizione la discutibile tendenza giovanile, spesso intrapresa per noia, verso l'occulto. Apprezzabile il duplice piano di lettura, con cui il film si chiude.
leggi la recensione completa di undyingPiccole streghe crescono. A giocar col demonio, si sa, si rischia di fare sempre il suo gioco e non sempre le donne ne sanno una in più del diavolo. Involuzione teen-horror per l'autore di Black Country: una casa nel bosco, una storia senza costrutto, un finale senza finale. Vade retro...
commento di maurizio73Più che un horror una fiaba nera che racconta di malesseri esistenziali dei giovani di oggi e di rapporti famigliari maldestramente conlittuali.
leggi la recensione completa di Lorenz666