Regia di Carlo Lizzani vedi scheda film
Anni Cinquanta. Emma, impegnata politicamente a sinistra, è sposata con un deputato comunista, dal quale ha un figlio. Il rapporto viene bruscamente messo in discussione dalla frequentazione dell'uomo con una compagna più giovane.
Quattro storie di donne: quattro film televisivi diretti da altrettanti registi con produzione Rai e zampino di Ennio De Concini in tutte le sceneggiature. Per Emma, in particolare, insieme a Suso Cecchi D’Amico, mentre dietro la macchina da presa c’è Carlo Lizzani, proiettato ormai verso la settantina e dalla carriera ultraquarantennale. Un lavoro svolto con competenza e con un tocco di passione, dato l’argomento politico di fondo e la sua declinazione a sinistra, ma nulla di esattamente memorabile. Bene la scelta degli interpreti, con una Mariangela Melato protagonista eccellente che vede al suo fianco recitare, fra gli altri, Jean-Pierre Cassel, Luigi Montini, Monica Scattini, Francesco Bonelli e la figlia del regista Flaminia Lizzani. Forse un’ora e mezza di durata – standard per tutti e quattro gli episodi – in questo caso risulta eccessiva e di tanto in tanto si avverte l’effetto ‘brodo allungato’; la confezione è comunque ineccepibile, anche considerando gli apporti di Marcello Gatti (fotografia), Franco Fraticelli (montaggio) e Franco Piersanti (musiche). Primo dei quattro capitoli della serie ad andare in onda, seguiranno quelli diretti da Dino Risi, Franco Giraldi e Tomaso Sherman. 3,5/10.
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