Regia di Karel Reisz vedi scheda film
Melodramma di grande suggestione dal fascino innegabile dei sentimenti, degli attori, della regia e della ricostruzione storica. Per molti troppo calligrafico, per me no. E poi con una Meryl Streep così... 8 INTENSO
Reisz con raffinata eleganza e ambizione adatta un romanzo di Fowles (che ignoro totalmente...) trasmettendo un senso di trasgressione sociale e delirio amoroso appassionante. Siamo nel periodo d'oro della carriera della giovane Meryl Streep (il suo tremolio delle palpebre in situazioni di disagio mi apre un mondo...), qui utilizzata al meglio in un ruolo di abbandono esemplare, capace di rafforzare dei caratteri mélo potenti. Un melodramma incrociato su diversi piani temporali, senza mai perdere ritmo e 'senso' dei sentimenti, riuscendo così a trasformare un vicenda localizzata nel tempo in un disagio indeterminato, universale, ineluttabile. Come in una pressa i contenuti vengono schiacciati dall'autore, generando magistralmente un turbine di emozioni indimenticabili, in apparenza sviluppati lentamente (magistrali alcuni lievissimi movimenti di macchina/zoom/panoramiche) ma lasciati liberi di colpire nel finale senza remore e pudore in pieno territorio melodrammatico. Può apparire distante, calligrafico ma La Donna del Tenente Francese è così diretto e spietato nell'utilizzare i connotati forti del genere (le gabbie sociali, la schiavitù sentimentale, la perdita di controllo emotivo) da risultare assolutamente affascinante. Purtroppo è un film abbastanza dimenticato, lo consiglio anche ai non patiti del mélo per un discorso puramente cinematografico, vista la padronanza evocativa e stilistica del grande regista.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta