Regia di Laurent Tirard vedi scheda film
CINEMA OLTRECONFINE
Francia, inizi XIX secolo: quando la graziosa Pauline, di famiglia agiata, viene chiesta in sposa da parte di un affascinante capitano dell'esercito francese, tal Neuville (quella indolente, irresistibile faccia da schiaffi di Jean Dujardin), in famiglia sono tutti entusiasti, a partire dall'interessata, che perde quasi il lume della ragione. Proprio nell'atto di domandarla in sposa tuttavia, una missiva giunge al militare, convocandolo urgentemente sul campo di battaglia. Pauline, distrutta dall'assenza, si impegna a scrivere senza sosta al suo innamorato, che tuttavia non le concede risposta alcuna. Depressa, inappetente, senza stimoli vitali, malata, Pauline diventa oggetto di vera preoccupazione agli occhi della dinamica ed intraprendente sorella maggiore Elisabeth (Melanie Laurent solo apparentemente fatina, in realtà tutt'altro che raggirabile, al contrario di tutti coloro che la circondano, in famiglia e nelle vicinanze), che, già sospettosa nei confronti del futuro cognato, e consapevole della nomea di impunito donnaiolo che l'uomo porta con sé, decide di passare all'azione rispondendo lei stessa, sotto mentite spoglie ed in vece del capitano, alle accorate lettere della adorata sorella.
La cosa funziona all'inizio, almeno sino a quanto Elisabeth scorge per strada un individuo vestito di stracci e malandato, che nasconde nel suo apparire dimesso, le senbianze del capitano, ma nelle reali vesti del disertore.
Da quel momento Elisabeth e l'ex militare si troveranno al centro di un movimentato e a tratti spassoso gioco ad incastro, ove realtà e simulazione si daranno il cambio, tra gli sguardi ottusi della gente circostante, e quello realistico e acuto di Elisabeth, che finirà per attirare a sé l'uomo, in una sorta di sttrazione-repulsione che creerà le basi per dare vita al vero matrimonio perfetto.
Dietro la direzione di Laurent Tirard (maestro della commedia leggera e dal ritmo sostenuto, responsabile di alcuni campioni di incasso come un film della saga Asterix, di Il piccolo Nicolas e i suoi genitori, il suo seguito Le vacanze del piccolo Nicolas, il recente Un amore all'altezza, sempre con Dujardin protagonista) Le retour du heros è il perfetto veicolo che consente alla star Dujardin di fornirci un altro tassello del suo personaggio strafottente ed incauto, approfittatore e meschino, ma in fondo simpatico ed irresistibile, cafone ed ingannatore a cui è difficile voler effettivamente male.
La comicità del noto attore, debordante e ironico, molesto e tendenzioso, sicuramente trascinante e sornione quanto basta per divertire, è il punto forte del film che approfitta degli ambienti in costume, adeguatamente ricostruiti, per riproporci il medesimo vincente personaggio del mediocre di bell'aspetto che, nonostante tutto, riesce ad apaprire molto più dotato e infalibile di quanto in relatà non sia. Pertanto, sia che ci troviamo di fronte al segretamente imbranato agente OSS 117 (il personaggio simil 007 che ha dato notorietà al simpatico attore), sia che ci si ritrovi tra i saloni di una ricca villa di inizi '800 a seguire le gesta di un codardo in incognita, cambiano solo i dettagli e gli sfondi, ma il personaggio è il medesimo.
Ed il film, leggero e spiritoso, si mantiene orgogliosamente leggero mantenendo un certo ritmo e contando sull'appoggio divertito di tutta la troupe attoriale coinvolta.
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