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Oliver!

Regia di Carol Reed vedi scheda film

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La recensione su Oliver!

di Antisistema
4 stelle

Il successo nel 1965 di Tutti Insieme Appassionatamente di Wise, fece credere agli studios (in primis 20th Century Fox)  di poter ignorare gli enormi cambiamenti sociali in corso nella società americana e di continuare a produrre sempre più musicals, sperando di replicare gli incassi di quel film. 

Purtroppo per loro, avrebbero perso questa battaglia, colpa anche del fatto che dal 1965 al 1970, pur realizzandone molti, il 95% di essi puzzava di vecchio e stantio (e probabilmente sarebbero stati bocciati anche se realizzati negli anni 50'). Questa proliferazione incontrollata portò alla morte del genere e una generale cattiva fama delle nuove generazioni verso di essi (non é un caso che dopo Tutti insieme appassionatamente, saranno si e no 4-5 i musical che vengono ricordati dal pubblico odierno).

Cito spesso il film di Wise (visto per la prima volta nel Dicembre 2017), perché sono solito attaccarlo pesantemente la vuotezza, pateticita' e ipersemplificazione della materia. In effetti devo chiedere scusa parzialmente, perché quel film nonostamte i tantissimi difetti, 3-4 canzoni indimenticabili le aveva, così come l'ariosita' dei paesaggi era niente male, prima di affogare dopo 30 minuti nel sentimentalismo e nella melassa.

 

Non perdo tempo a redigere una sinossi di questo film che alla fine è la storia di Oliver Twist di Dickens in forma di musical edoculturato per famiglie.

 

Oliver! ha un grosso problema in primis; cade dopo 5 minuti nel patetismo sentimentale totale. Le scenografie seppur grandiose, sono artificiose e di plastica, rendendo il tutto ancor più statico ed ingessato (un bravo regista come Cukor in My Fair Lady ci giocava con quest'elemento). In sostanza, ci ritroviamo innanzi ad un musical classico privo di interesse e soprattutto fuori tempo massimo per come concepito; ma cosa più grave, non ha canzoni che si ricordino o risultino contenutisticamente interessanti.

 

Fuori dal mondo ovattato e conservatore dell'academy, si era in pieno '68, all'interno di tale istituzione invece si decide di premiare un film che sarebbe risultato vecchio già negli anni '50.
Ecco perché i musical si erano fatti una cattiva fama... questo film poteva sfruttare il soggetto per fare un'analisi sociale sulle disuguaglianze e calcare molto sulla miseria delle classi sociali più basse ed invece zero. La famosa critica "alternativa" Pauline Kael che aveva massacrato film come West Side Story, Lawrence d'Arabia, My Fair Lady, Tutti insieme appassionatamente e in quell'anno 2001 Odissea nello spazio (si Kubrick nominato solo in regia perse contro sta roba), incredibilmente lodo' questo prodotto (ennesima cantonata della carriera di Kael).

 

Carol Reed famoso nel pubblico cinefilo per quel capolavoro di film Il Terzo uomo, che c'entra con sta roba (che tra l'altro incassò vagonate di soldi) ?

Se devo salvare qualcuno, posso solo farlo verso il personaggio di Fagin; sfruttatore dei bambini, ma edoculturato ed eliminato delle sue origini ebree; ma lo faccio solo per la bravura dell'attore.

In sostanza che posso dire per concludere? É un musical abbastanza insignificante dalla durata monstre di due e mezza di nulla; si lascia seguire, però il convincimento del tempo buttato permane, nonché la sensazione di aver visto qualcosa di vecchio e stantio già per l'epoca. Consiglio la visione solo a chi voglia recuperare in chiave storica i film vincitori dell'oscar miglior film, per gli altri statene assolutamente alla larga, perché é il perfetto esempio di come si può svilire un genere che stava cominciando a piacermi.

 

Ron Moody, Mark Lester, Jack Wild

Oliver! (1968): Ron Moody, Mark Lester, Jack Wild

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