Espandi menu
cerca
The Crescent

Regia di Seth A. Smith vedi scheda film

Recensioni

L'autore

alan smithee

alan smithee

Iscritto dal 6 maggio 2011 Vai al suo profilo
  • Seguaci 318
  • Post 218
  • Recensioni 6666
  • Playlist 21
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su The Crescent

di alan smithee
4 stelle

TFF 35 - AFTER HOURS

Una casa tetra e spigolosa costruita sulla riva sabbiosa di una spiaggia diviene il rifugio di una donna rimasta vedova, e del suo bambino poco più che neonato. Il dolore per la perdita del marito è dirompente, evidente, e neanche la gioiosa presenza saltellante e parlottante della giovane creatura riescono a dare pace alla donna, che trascorre le lunghe giornate dividendosi tra i suoi doveri di madre, e quelli di disegnatrice. 

l'incontro fortuito con un misterioso anziano vicino di casa, non farà che acuire la tensione presente nella donna, evidentemente sbalestrata entro una realtà che manifesta sempre più spesso i suoi lati oscuri.

ma siamo sicuri che le cose stiano veramente così? Ovviamente no, ed il film impiega sin troppo tempo ad occuparsi di fornirci spiegazioni che si dimostrano a volte pedanti, a volte completamente inconsistenti, se non sadicamente fuorvianti. Fino ad arrivare, ma con troppo ritardo, ad un finale ove le circostanze costringono gli autori dello script a rivelare quello che già da tempo balenava nei nostri sospetti di spettatori non particolarmente perspicaci.

The crescent ha sicuramente diverse ambizioni, ma inciampa anche spesso su se stesso e la storia non arriva mai ad acquisire quel pathos che sulla carta la storia potrebbe riservare: non bastano giochi di colore, una fotografia scientemente smorta, qualche piccolo effetto invero grottesco che alla fine (troppo tardi) interviene per cercare di dare smalto ad una vicenda che invece si incarta ed arriccia su se stessa.

peccato però, perchè a raccontarla tutta, rivelando il finale che ora non vi dirò, poteva davveero risultare una vicenda da cardiopalma in stile The others: ma a mancare forse è proprio lo stile, la scenografia un pò povera e sbiadita, un'atmosfera che latita, e la oresenza sin ingombrante di un bimbetto che (stra)parla per tutta la durata del film in modo inverosimile anche in rapporto alla sua giovane età. Scelte queste, poco oculate, arrischiate, in grado di buttare ai pesci la tensione che la vicenda era certamente in grado di accumulare.

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati