Regia di Coralie Fargeat vedi scheda film
Jen è l'amante di Richard, un ricco imprenditore, il quale la conduce presso la sua tenuta, che utilizza come base per battute di caccia insieme a due amici e colleghi. Essendo una ragazza bella e disinibita, Jen scatena gli istinti di uno dei due, il quale, in assenza di Richard, le usa violenza, mentre l'altro ospite non fa nulla per bloccarlo. Al suo ritorno Richard vorrebbe mettere tutto a tacere, ma Jen non accetta, minacciando uno scandalo. Richard, pertanto, tenta di ucciderla, facendola precipitare in un canyon. Nonostante le gravissime ferite, però, la ragazza sopravvive, ed intraprende un percorso di vendetta. Un semplice film di sangue ed azione, apprezzabile per la scelta delle ambientazioni, un territorio semidesertico e spopolato, con canyon, laghi, grotte; il montaggio; la cura per alcuni dettagli - come il passare del tempo scandito dall'azione delle formiche; la colonna sonora a base di sonorità elettroniche. Il film risulta piacevole, a patto di non attendersi una vicenda realistica, almeno nella seconda parte della narrazione. La prima parte, purtroppo, è fin troppo aderente alla realtà. La protagonista, sempre volitiva nonostante il suo apparire "civettuolo", subisce orrende violenze fisiche e psicologiche, le quali culminano nel tentativo di assassinio da parte di chi avrebbe dovuto proteggerla. Mentre i tre antagonisti si rivelano per ciò che sono, boriosi e vigliacchi - in particolare Richard, reso pazzo di rabbia dalla sola idea di dover fronteggiare uno scandalo - Jen "risorge" letteralmente dalla proprie ceneri come la Fenice che si troverà impressa sul ventre, e, grazie all'aiuto di una droga allucinogena, recupera le energie e matura una ferocia tale da trasformarla in una sorte di demone della vendetta, che otterrà in una sequenza di scontri via via più sanguinosi. Questo è l'aspetto poco realistico, i personaggi subiscono ferite che fanno male anche solo a guardarle, e perdono litri di sangue; eppure ciò non li ferma. Continuano a combattere finchè non ricevono un "colpo di grazia". La protagonista, poi, sembra in perfetta forma nonostante abbia fatto un volo di alcune decine di metri per finire poi infilzata in un arbusto, che la trapassa da parte a parte. Il ritmo del film è sostenuto; la tensione sempre viva, anche grazie alla colonna sonora. Le ambientazioni giallognole, la particolare attenzione data ai corpi, al sangue - che scorre copioso - ed alle ferite, il richiamo alla presenza di insetti conferiscono al film un'atmosfera "malata", la quale ben s'intona con le passioni che si scatenano. Una ferrea e limpida volontà di vendetta contro la cieca crudeltà, l'istinto alla sopraffazione, i deliri di onnipotenza. Buona prestazione dell'attrice Matilda Anna Ingrid Lutz, la quale, di fatto, interpreta il doppio ruolo della "bomba sexy", all'apparenza tutto fisico e niente cervello, e della silente ma implacabile vendicatrice. Discreto connubio tra azione ed horror, dalla trama esile e conclusione prevedibile, ma ben realizzato.
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