Trama
Tre ricchi dirigenti d'impresa quarantenni, sposati e bravi padri di famiglia, si ritrovano per la loro battuta di caccia annuale in una zona desertica ricca di canyon. Uno di loro, però, è venuto accompagnato dalla sua giovane amante, una lolita ultra sexy che suscita subito il desiderio degli altri due. Ben presto, le cose degenerano e nell'inferno del deserto la giovane donna, data per morta, riprende vita. E la battuta di caccia si trasforma in una spietata caccia all'uomo.
Approfondimento
REVENGE: VENDETTA DI UNA DONNA
Diretto e sceneggiato da Coralie Fargeat, Revenge racconta la storia di tre ricchi uomini sposati che come ogni anno si riuniscono per una caccia tra i canyon del deserto. A differenza delle volte precedenti, uno di loro ha portato con sé la sua giovane amante, una lolita sexy che in breve suscita l'interesse anche degli altri due amici. La situazione però sfugge loro drammaticamente di mano e, lasciata per morta nel bel mezzo dell'inferno del deserto, la giovane donna si risveglia per trasformare il resto della caccia in una spietata missione di vendetta.
Con la direzione della fotografia di Robrecht Heyvaert, i costumi di Elisabeth Bornuat e le musiche di Rob (all'anagrafe Robin Coudert), Revenge viene così presentato dalla regista e sceneggiatrice: "Revenge è la storia del cambiamento di una donna... una lolita giovane, frivola e ingenua, soggetta ai desideri degli uomini e che gli uomini vedono solo come oggetto sessuale... un oggetto che deve necessariamente soddisfare il loro desiderio, anche se questo per lei significa morire.
Anche se non muore fisicamente, la ragazza muore simbolicamente. Ferita fisicamente, la bambola dapprima dolce e insignificante si trasformerà in una donna dura, bestiale e impietosa... in una donna che nessuno può manipolare o di cui nessuno può abusare. All'inizio della storia debole e superficiale, Jen si tramuta in una donna che, elaborando la sua vendetta, non farà altro che riprendersi il controllo della sua vita.
A una differente lettura, ho voluto invece che il film si concentrasse su come spesso le donne vengono rappresentate nei film: troppo spesso vengono viste come un fioretto o un oggetto sessuale da spogliare o sminuire. Revenge inizia considerando Jen alla stregua di una cosa ma la trasforma presto nella figura forte della storia, una specie di super eroina che traina con forza il resto della storia. Il cambiamento è stato studiato in ogni dettaglio: volevo che Jen divenisse tanto potente quanto imprevedibile. Volevo che fosse come un nuovo personaggio che risorge dalle sue stesse radici, come un serpente che muta pelle. Come nel mito dell'araba fenice, Jen si risveglia trasformata e posseduta da una nuova forza. Come se si fosse nutrita della violenza perpetrata ai suoi danni, Jen va incontro al suo percorso iniziatico sullo sfondo di un mondo duro, ostile e violento, come quello del deserto.
Revenge opta per una messa in scena non realistica per portare a una sorta di immersione totale in un vortice sensoriale in bilico tra fantasmagoria e realtà. Mentre la storia avanza, i dialoghi diventano sempre più scarsi fino a scomparire del tutto per lasciare spazio ai suoni, alle immagini e alle sensazioni. La musica diviene la chiave di volta dell'infernale esperienza con il suo punteggio ripetitivo e ipnotico, fortemente macchiato di musica elettronica. I riferimenti cinematografici a cui mi sono attenuta sono alti e spaziano da Cuore selvaggio a Drive, da Under the Skin ai film di David Cronenberg, tutti appartenenti a un vero cinema di genere carnale e irriducibile, in cui la violenza e i sogni coesistono e la forza dei simboli esplode letteralmente liberando la sua dimensione filosofica".
Il cast
A dirigere Revenge è Coralie Fargeat, regista e sceneggiatrice francese. Nata nel 1976 a Parigi, ha studiato presso la prestigiosa scuola cinematografica La Fémis, dove è stata scelta per prendere parte al laboratorio selezionato di sceneggiatura. Ha iniziato la sua carriera come assistente alla regia in… Vedi tutto
Trailer
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Commenti (22) vedi tutti
Matilda Anna Ingrid Lutz, nel 2017 aveva 25 anni. La sua bellezza traspare in tutta la durata del film, essendo lei la protagonista principale. Nel ruolo di super Rambo ha recitato splendidamente. Le incongruenze passano in secondo piano. Ho visto questo film senza mai riuscire a staccare gli occhi dallo schermo. Pura azione. voto 8
commento di filmistaOriginale la regia, ma è tutto qui. Per il resto il film è davvero brutto e dopo 30 minuti di visione "si cede". Infatti il comportamento e la caratterizzazione dei personaggi è davvero poco credibile, per non parlare di scene e situazioni che non sono solo incredibili, ma a tratti imbarazzanti e grottesche. Voto: insufficiente.
commento di Yusaku87Coralie Fargeat, la regista, e Matilda Luz, l'attrice, sono state pazzesche. Erano anni che non mi emozionavo e spaventavo così. Credibile pur essendo incredibile.
commento di simonebulleriIndecente. Una boiata terrificante. Senza né capo ne coda. Nulla, ma proprio nulla, di quanto accade è minimamente credibile. Tutti a lavorare in fonderia.
commento di ClochardMolto splatter e brutale. Abbastanza videoclipparo e ben girato. Sceneggiatura niente di che ma comunque godibile per gli amanti del genere.
commento di green70MacGyver in gonnella alle prese con un trio di sfigati (un imbecille e i suoi due amici morti di f...). Ah, bei tempi quando se toccavi la donna del boss quello ti ammazzava! Ora sembrerebbe che ti premia...
leggi la recensione completa di LIBERTADIPAROLA75Buono fino a metametà. Poi diventa stupido e irritante. Comunque si può vedere. Voto 6+
commento di arcarsenal79Un tema banale, riproposto con grinta e con alto senso dello spettacolo. Sorvolando sul pur presente senso civico (in favore delle donne), di Revenge sorprende un senso del ritmo, della tensione e della regia che raramente capita di vedere. Capolavoro, e non tanto per dire.
leggi la recensione completa di undyingFilm assurdo situazioni al limite del ridicolo peccato in quanto l inizio sembrava promettere bene poi la pellicola scade di qualità ed è tutto un susseguirsi di scene splatter degne di un tarantino di serie b.da evitare
commento di BoiafausUn film talmente farcito di inverosimiglianze e assurdità che mi sono sbudellato dalle risate! L'unico film a cui assegno un voto 10! Mi chiedo solo: ma la regista... ci è o ci fa?
commento di francaraccioAvverto che molti lo hanno gradito, non è piaciuto a pochi (io tra questi)
leggi la recensione completa di tobanisFilm sopravvalutato, guardi 20 minuti ed hai visto tutto, sai già cosa succederà e come finirà.. Trama banale, a tratti surreale.. buona scenografia. Giusto da passare un'ora e mezza. Niente di che. Voto 6
commento di FJ92penetrare in ogni modo possibile e immaginabile, come atto di difesa e offesa...... è quello che volevate ed è ciò che avrete. come un porno, il corpo umano, dall'occhio alle mani, passando per armi da fuoco e bianche, sarà penetrato e violato in ogni modo e questa vendetta sarà terrificante.
leggi la recensione completa di zombiOttimo revenge -movie, diretto dalla francese Coralie Fargeat,indimenticabile interpretazione della stupenda Matilda Lutz
leggi la recensione completa di Furetto60Un rape and revenge che fa all in sulla resa scenica, la fotografia e il sangue
leggi la recensione completa di CinemaCollectionist92Horror femminista.
leggi la recensione completa di MalpasoIncredibilmente sovravvalutato. Personaggi tagliati con l'accetta. Sparatorie, uso delle armi e ferite inverosimili. Perdibile.
commento di trickerUna R&R insolitamente con una protagonista femminile provocante che pone lo spettatore di fronte all'odioso tema del "se l'era cercata". Scene d'azione di qualità.
commento di ChiappoPresuntuoso R'n'R francese compiaciuto del suo ridondante citazionismo splatter, furbo al punto da sembrare sia misogino che femminista. Ennesimo remake non dichiarato di “I Spit on Your Grave” (1978): persino il nome della vittima di violenza – giustiziera del suo corpo – è lo stesso.
commento di Leo MaltinRape&revenge ad alto tasso progesteronico. Rispetto ai modelli americani di riferimento (film omonimo di Tony Scott), qui i ruoli e le motivazioni si ribaltano, ma il sottotesto femminista è solo il pretesto per una caccia al cacciatore lineare, prevedibile e con una Lara Croft italo-americana che sembra aver già fatto la mastectomia preventiva.
commento di maurizio73non badate al voto della scheda,qua siamo di fronte a una regista che sa il fatto suo a creare suspence e a dirigere le scene d'azione.Un signor film,veramente tosto che non concede compromessi.Voto 8 pieno....non perdetelo per nessuna ragione al mondo.
commento di ezioREVENGE...ovvero....degli irresistibili effetti del fungo allucinogeno sul corpo da cerbiatto e sulla mente di Lolita.
leggi la recensione completa di alan smithee